Forze Armate, in arrivo una Legge per Reclutare 10mila Riservisti in caso di Guerra
Il Ministero della Difesa sta lavorando su una significativa riforma legislativa che prevede l’istituzione di una riserva ausiliaria delle Forze Armate. Questa iniziativa, in linea con la legge 119 del 2022 del precedente governo, mira a creare un corpo di riserva composto da non più di diecimila unità.
COSA PREVEDE LA LEGGE 119/2022
La Delega legislativa per la revisione dello strumento militare nazionale prevede l’istituzione di una riserva ausiliaria dello Stato, non superiore a 10.000 unità di personale volontario, ripartito in nuclei operativi di livello regionale posti alle dipendenze delle autorità militari individuate con decreto del Ministro della difesa, impiegabile nei casi previsti dall’articolo 887, comma 2, del codice di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010 e dall’articolo 24 del codice della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, ovvero in forma complementare e in attività in campo logistico nonché di cooperazione civile-militare, disciplinandone la struttura organizzativa, le modalità di funzionamento, nonché lo stato giuridico militare e le modalità di reclutamento, addestramento, collocamento in congedo e richiamo in servizio del relativo personale
La Riserva delle Forze Armate
Questa riserva, una volta reclutata, formata e periodicamente addestrata, è destinata ad essere composta principalmente da ex militari o personale con specifiche competenze. Contrariamente ai membri attivi delle forze armate, questo gruppo non sarà impiegato direttamente sui fronti dei teatri operativi, ma piuttosto fornirà supporto logistico e cooperazione in situazioni di crisi internazionali e conflitti.
Il modello proposto prende ispirazione da esempi internazionali come Israele, che ha richiamato 350mila soldati in seguito all’attacco di Hamas del 7 ottobre, e la Svizzera, nota per la sua capacità di mobilitare un numero significativo di militari in breve tempo.
Attualmente, il progetto si trova in una fase embrionale e una bozza del testo legislativo è ancora in lavorazione. Fonti accreditate di Infodifesa rivelano che, nonostante l’assenza di un documento ufficiale, l’obiettivo è chiaro: creare una riserva affidabile e competente, pronta ad essere attivata in situazioni di emergenza.
In una recente intervista al Corriere della Sera, il Ministro ha ribadito l’importanza di tale iniziativa, affermando che nonostante l’Italia non abbia un problema di numero nelle sue forze armate, la costruzione di una riserva nazionale rappresenta un obiettivo importante, in linea con modelli come quelli di Svizzera e Israele.
Sul tema del ritorno alla leva obbligatoria, dibattuto in paesi come Germania e Gran Bretagna, il Ministro della Difesa ha espresso la propria visione, sottolineando la necessità di comprendere che senza una difesa solida non ci possono essere istruzione libera, libero commercio né democrazia.
La proposta di legge su questa tematica è attesa nelle prossime settimane, segnando un potenziale punto di svolta nella politica di difesa italiana e rappresentando una delle riforme necessarie per il Paese, come sottolineato dal Ministro Crosetto. La creazione di questa riserva ausiliaria non solo rafforza la capacità di risposta dell’Italia in scenari di crisi internazionali, ma segna anche un passo verso la modernizzazione delle sue forze armate in un contesto globale in rapido cambiamento.
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