Editoriale

FIGLIO DEL SOTTOSEGRETARIO ALLA DIFESA ASSUNTO DALL’ON.CARUSO, PARENTOPOLI E LAVORO NERO

“L’onorevole, l’assistente e il sottosegretario”…purtroppo non è un film con Renzo Montagnani ed Edwige Fenech ma una storia vera dell’Italietta dei nostri giorni, è il commento su Facebook della Iena Filippo Roma. Ieri sera alle Le Iene in prima serata con un servizio di Filippo Roma è stata delineato uno spaccato politico degno della commedia trash anni ’70. Un servizio dedicato ai portaborse e che coinvolge,  (la terza volta per Le Iene) il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi. 

Nel servizio un’ex assistente di un parlamentare denuncia alle Iene di aver lavorato in nero, senza un contratto e senza aver percepito uno stipendio. L’ex portaborse afferma anche di aver ricevuto una proposta sessuale dall’onorevole.

Secondo l’ex portaborse, l’onorevole Mario Caruso (democrazia solidale centro democratico e membro della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati) avrebbe anche assunto il figlio del sottosegretario Rossi che, però, non verrebbe mai a lavorare ed alle domande della ex assistente, con telecamera nascosta, spiega che lo avrebbe assunto per fare un favore al padre (Rossi) perché lui non poteva assumerlo direttamente.

Il sottosegretario Rossi nel servizio non ha risposto alle domande di Roma, rifugiandosi, stizzito, in Parlamento. Anche l’on. Mario Caruso, messo alle strette riguardo l’ex portaborse,  si innervosisce e poi minaccia l’operatore di Filippo Roma dicendogli che gli avrebbe fatto vedere come ci si comporta dalle sue parti (l’on. è originario di Militello in Val di Catania).

In pochi minuti le pagine Facebook dei due politici sono state inondate da una pioggia di commenti offensivi, in gran parte cancellati. Insomma una parentopoli incrociata, scambi di favore, lavoro in nero e chi più ne ha più ne metta. Una pagina nera per la politica italiana e per chi rappresenta la Difesa italiana nelle Istituzioni.

 

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