Figlio del boss, sono militare non ho rapporti con mio padre. “Ho giurato fedeltà alla Patria”
“Sono militare da 24 anni, ho giurato fedeltà alla Patria. Con la mafia e con mio padre non ho rapporti. Questo clamore m’ha sorpreso, ma sono assolutamente sereno e vado avanti con l’ambizione di cambiare il mio quartiere. Lagalla mi attacca? Forse non ha fatto il militare, altrimenti saprebbe quali sono i valori per chi indossa la divisa”. Così Nicola Piraino, figlio di Biagio arrestato due anni fa con l’accusa di gestire gli affari del boss mafioso della Noce, a Palermo, e finito al centro delle polemiche sollevate da Antonio Tajani e Roberto Lagalla perché candidato nella lista ‘Progetto Palermo’ di Franco Miceli. Piraino racconta di avere lasciato Palermo quando aveva vent’anni, per arruolarsi nell’Esercito.
“Ho vissuto una infanzia tranquilla, non frequentavo molto il mio quartiere di Cruillas perché fin da piccolo facevo ciclismo ed ero spesso in giro per la Sicilia con le squadre. Come militare ho fatto servizio in varie città, missioni in Iraq, in Kossovo e per diversi aiuti umanitari – dice – Ho la coscienza pulita, non ho rapporti con la mia famiglia d’origine: quando vivevo a Bologna vedevo i miei genitori una volta al mese vivo per la divisa, per mia moglie e mio figlio di dieci anni”. Sei anni fa è rientrato a Palermo per un problema di salute della suocera. “Faccio servizio nella caserma Scianna”.