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Esercito, esercitazione Vertigo 2022. Capo di Stato Maggiore: “le guerre ormai si combattono nelle cinque dimensioni operative, e saper manovrare nel multidominio farà la differenza.”

Si è conclusa oggi la “Vertigo 2022”, l’esercitazione mirata a verificare le capacità delle unità delle Truppe Alpine dell’Esercito di combattere in un ambiente ostile caratterizzato da forte sviluppo verticale. Protagonisti della Vertigo 2022, svoltasi a oltre 2500 metri di altitudine per circa due settimane, sono stati gli Alpini della Brigata Julia appartenenti all’8° Reggimento di Venzone (Udine), insieme agli elicotteri AB-205 e CH-47 dell’Aviazione dell’Esercito (rispettivamente del 1° Reggimento Antares e del 4° Altair di Bolzano) e agli specialisti delle Brigate Trasmissioni ed Informazioni Tattiche. All’esercitazione hanno partecipato anche due caccia-bombardieri Tornado del 6° Stormo dell’Aeronautica Militare e velivoli ad ala rotante dell’Esercito statunitense (Combined Aviation Brigade – US Army Europe Africa) e una squadra della 173^ Airborne Brigade americana.

Presente alla giornata conclusiva della Vertigo il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, il quale – insieme al Generale Ignazio Gamba, comandante delle Truppe Alpine – ha assistito in quota alle quattro fasi principali dell’esercitazione a partiti contrapposti. La prima fase, denominata “Find”, è consistita nella ricerca ed esplorazione delle postazioni nemiche sfruttando nuclei di tiratori scelti e droni di ultima generazione con capacità lungo raggio e stealth; la fase successiva – denominata “Fix” – ha visto la simulazione di un attacco allo scopo di ingannare l’avversario portandolo a convogliare la propria azione in una zona presidiata da forze amiche; la terza fase “Strike”, la più complessa e tecnica, è consistita in un attacco verticale – con il supporto di fuoco dell’artiglieria – per neutralizzare l’avversario mediante una manovra d’avvolgimento, prima della quarta fase, rappresentata dal forzamento di un ostacolo passivo da parte del genio e dallo sgombero di feriti effettuato dal Mobile Medical Team mediante elicotteri.

Il Generale Serino, esprimendo soddisfazione per la condotta dell’esercitazione, ha ribadito che “le guerre ormai si combattono nelle cinque dimensioni operative, e saper manovrare nel multidominio farà la differenza.” Allo stesso tempo ha sottolineato che “i conflitti si decidono sempre nella dimensione terrestre, come dimostrano le attuali tensioni internazionali, e che l’Esercito mantiene un’importanza vitale per la difesa, il presidio e il controllo del territorio, compiti necessari a garantire al Paese e ai cittadini pace, sicurezza e prosperità.” Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ringraziando il personale esercitato ha, inoltre, affermato “vedervi operare è sempre una cosa straordinaria perché dimostrate capacita professionali e fisiche fuori dal comune e che rendono le truppe alpine dell’Esercito una componente eccezionale della Forza Armata unica nel suo genere. Fare il soldato è un mestiere duro, farlo qui in quota lo è di più.”

Sul fronte dell’innovazione tecnologica, nell’ottica del programma “Esercito 4.0” recentemente promosso dallo Stato Maggiore della Forza Armata, tra gli obiettivi della Vertigo 2022 figurano l’integrazione fra diverse componenti dello strumento militare terrestre e l’interoperabilità multinazionale delle unità. In tale quadro sono stati sperimentati nuovi sistemi di radiolocalizzazione, utilizzando apparati radio SDR HHE e droni, che si sono integrati con sistemi in fase di sperimentazione resi disponibili dall’industria della difesa italiana, fornendo maggiori capacità di comando e controllo per le unità schierate sul terreno.

La Vertigo 2022 ha rappresentato uno dei quattro momenti dell’ampio contesto dell’esercitazione Alpine Star, finalizzata a verificare le capacità e la prontezza delle unità delle Truppe Alpine nella pianificazione e nella condotta di attività operative di warfighting in ambiente montano. Oltre 1700 i militari impegnati nei quattro eventi dell’Alpine Star, che ha incluso le esercitazioni Extreme Challenge e Extreme Patrol, sotto la supervisione del Centro Addestramento Alpino, oltre alla Summer Resolve, tuttora in corso, che ha per tema la condotta di attività offensive e difensive in ambiente montano fortemente compartimentato.

Protagonista della Summer Resolve è la Brigata Alpina Taurinense, che ha schierato il posto comando ad Arabba (Belluno), il 2° Reggimento Alpini di Cuneo presso il Centro Addestramento Tattico di San Giorgio di Brunico (Bolzano) e il 3° Reggimento Alpini di Pinerolo a Monteromano (Viterbo), insieme ad elementi del 1° Artiglieria terrestre, del Nizza Cavalleria (1°) e del 32° Genio, oltre a velivoli CH-47F dell’Aviazione dell’Esercito e ad assetti Brigata Informazioni Tattiche e del Comando Artiglieria Contraerea dell’Esercito. Di nota la partecipazione dell’Esercito USA – che sta conducendo un semestre di training con le Truppe Alpine.

Nel denso programma della Alpine Star si è inserita la conferenza “Artico: il nuovo grande gioco mondiale”, organizzato dal Comando delle Truppe Alpine dell’Esercito in collaborazione con l’Istituto Affari Internazionali e l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale e svoltosi a Bolzano il 3 ottobre. L’evento, al quale ha partecipato il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, ha compreso tre sessioni dialogiche che hanno affrontato i seguenti temi: “Clima: l’Artico si scioglie”, “Economia ed energia: tra (tanti) rischi e opportunità” e “Sicurezza: verso un’escalation?”.

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