DIRITTI SINDACALI RICONOSCIUTI DALLE ISTITUZIONI MA NON DALLO STATO MAGGIORE DIFESA
Mentre a Piacenza un Giudice Penale riconosce al Nuovo Sindacato Carabinieri la personalità giuridica e la legittimità e titolarità a rappresentare e tutelare gli interessi e i diritti dei propri iscritti ammettendolo come parte civile nel processo.
Mentre a Milano il giudice del Lavoro stabilisce che trasferire un dirigente sindacale di altro Sindacato di Carabinieri, (nella fattispecie Unarma), è necessario l’assenso del Sindacato altrimenti si tratta di grave condotta antisindacale regolamentata dall’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori, per la quale è stata condannata l’Arma dei Carabinieri a tornare sui propri passi.
Mentre é accaduto tutto ciò, lo Stato Maggiore Difesa, qualche settimana fa, ha emanato una circolare dove a chiare lettere afferma, (in contrasto alla circolare 39591 datata 22.08.2019 del Ministro della Difesa, che permetteva ai Sindacati Militari di incontrare il personale nelle caserme), che le richieste di esercizio dei Diritti Sindacali da parte di vari Sindacati Militari non possono essere accolte.
Ritenendo gravissimo, inspiegabile nonché antistorico, quanto affermato da Stato Maggiore Difesa, questo Sindacato chiede l’immediato intervento del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, affinché venga posta fine alle resistenze antisindacali suddette, ripristinando ciò che l’autorità politica aveva disposto, in ossequio alla Sentenza n.120/2018 della Corte Costituzionale e che Stato Maggiore Difesa non ha mai attuato e/o fatto attuare.
Nuovo Sindacato Carabinieri