Di Maio inviato speciale dell’Unione europea nel Golfo persico: Ecco quanto guadagnerebbe e quali sono i vantaggi diplomatici.
Il Corriere della Sera ricostruisce il trattamento previsto per l’incarico che sarà ricoperto dall’ex ministro degli Esteri. La candidatura dell’ex leader dei 5 stelle è stata proposta dal governo italiano: diverse fonti confermano che la proposta è stata fatta dall’esecutivo Draghi, quello di cui faceva parte Di Maio stesso.
Si tratta di un ruolo creato appositamente per rispondere alle necessità dell’Europa di trovare forniture energetiche diversificate in seguito alla rottura dei rapporti commerciali e di fornitura con la Russia. Guardando verso il Medioriente è stato scelto proprio Luigi Di Maio, ex ministro degli Esteri il governo italiano, per trattare il prezzo del petrolio e del gas con i Paesi del Golfo Persico
Gasparri: “Bloccare la nomina”
Una ricostruzione che ha fatto infuriare Maurizio Gasparri di Forza Italia, che ha chiesto all’esecutivo di bloccare la nomina. “Nella nota attribuita a fonti Ue sull’eventuale incarico di Di Maio come inviato speciale si rileva che le proposte provengono dai governi. Mi auguro che il governo Meloni chiarisca che non può essere certamente in questa fase, con un nuovo governo, Di Maio ad essere designato dall’Italia, non avendo i requisiti, le caratteristiche e soprattutto la preparazione per un incarico così delicato. Se la designazione è stata fatta dal governo precedente, cioè sarebbe stata una sorta di auto candidatura visto il ruolo che lo stesso Di Maio ricopriva, basta dire che non è più condivisa dal governo attuale e in ogni caso questa vicenda va conclusa. C’è un governo nuovo in carica che ha tutto il diritto di modificare eventuali designazioni del governo precedente”.