AMMIRAGLIO DE GIORGI, EX CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA MARINA, SCAGIONATO IN SORDINA
Sono finite sulle TV locali e nazionali, e tanto sciacallaggio è stato fatto sull’argomento. L’archiviazione, al contrario, è rimasta una notizia di secondo piano, ed è passata in sordina.
L’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, ex capo di Stato maggiore della Marina, era stato accusato di abuso d’ufficio. Secondo i magistrati, attraverso De Giorgi il compagno dell’allora ministro dello Sviluppo Economico Guidi era riuscito ad avere commesse di lavoro al porto di Augusta. In cambio l’ammiraglio avrebbe ottenuto lo sblocco dei fondi per il programma navale. Anche in questo caso fiumi di inchiostro sull’accusa di aver favorito la nomina del presidente dell’Autorità portuale di Augusta per avvantaggiare Gemelli, con tanto di dossier anonimo pieno di calunnie contro l’alto ufficiale. Adesso anche De Giorgi esce di scena. La sua posizione è stata archiviata, come tutte le altre.
Durante il suo discorso di commiato De Giorgi tenne a sottolineare:
“Gli attacchi contro di me non meritano attenzione oggi, soprattutto non la meritano i corvi e gli interessi occulti che hanno diffuso dossier anonimi per tentare di condizionare il futuro della Marina”. L’ammiraglio volle ringraziare “il supporto morale del presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio che ha avuto il coraggio di difendere pubblicamente la mia reputazione all’apice della tempesta quando altri hanno preferito defilarsi” “La legge navale e’ stata un’impresa che ha impegnato la Marina tutta, notte e giorno. Ingegneri, operativi, esperti amministrativi, maestri della comunicazione, abbiamo dedicato tutti noi stessi a impedire la morte della flotta”