CRISI IN LIBIA, GENERALE DEI CARABINIERI FONDATORE DEL ROS BOCCIA L’ITALIA: “SOLO UN MIRACOLO PUO’ SALVARCI”
(di Mario Valenza) – “Solo
un miracolo può salvarci”. Il generale Mario Mori fondatore
dei Ros e già direttore del servizio segreto interno dice la sua sulle misure
di sicurezza che il nostro Paese sta adottando per difendersi dalle minacce
dell’Isis ormai giunto in Libia.
un miracolo può salvarci”. Il generale Mario Mori fondatore
dei Ros e già direttore del servizio segreto interno dice la sua sulle misure
di sicurezza che il nostro Paese sta adottando per difendersi dalle minacce
dell’Isis ormai giunto in Libia.
Il
generale punta il dito contro il governo, a suo dire, incapace di gestire al
meglio i servizi di intelligence: “Sono perplesso.
generale punta il dito contro il governo, a suo dire, incapace di gestire al
meglio i servizi di intelligence: “Sono perplesso.
I
servizi segreti sono come un’auto sportiva di lusso: non è obbligatorio averla,
ma se decidi di comprarla poi devi curarla in ogni dettaglio, devi proteggerla
dalle intemperie, devi affidarla alle cure di un meccanico competente e
soprattutto devi saperla guidare. In caso contrario, meglio farne a meno”,
afferma in un’intervista a il Giorno. E ancora: “Salvo rare
eccezioni del passato, Aldo Moro e Francesco Cossiga, ad esempio, i politici
italiani non sanno né vogliono occuparsi dei servizi segreti. Negli Stati
Uniti, in Inghilterra o in Francia c’è un rapporto strettissimo tra chi guida
il governo e chi guida i servizi, Obama incontra il capo della Cia tutte le settimane,
in Italia non accade”.
servizi segreti sono come un’auto sportiva di lusso: non è obbligatorio averla,
ma se decidi di comprarla poi devi curarla in ogni dettaglio, devi proteggerla
dalle intemperie, devi affidarla alle cure di un meccanico competente e
soprattutto devi saperla guidare. In caso contrario, meglio farne a meno”,
afferma in un’intervista a il Giorno. E ancora: “Salvo rare
eccezioni del passato, Aldo Moro e Francesco Cossiga, ad esempio, i politici
italiani non sanno né vogliono occuparsi dei servizi segreti. Negli Stati
Uniti, in Inghilterra o in Francia c’è un rapporto strettissimo tra chi guida
il governo e chi guida i servizi, Obama incontra il capo della Cia tutte le settimane,
in Italia non accade”.
E
ancora: “Con la mancanza di senso dello Stato e con la strutturale incapacità
strategica della politica. Siamo specialisti nel chiudere le stalle quando
i buoi sono già scappati. Prenda ad esempio le chiacchiere di questi giorni
sulla Libia…”. Poi sulla posizione del governo italiano sulla crisi
libica afferma. “Il governo italiano non ha una posizione strategica. Non
l’aveva quando la Francia coordinò l’azione militare contro Gheddafi per
mettere le mani sul petrolio libico e non l’ha oggi. Nessuno sembra
preoccuparsi di quel che potrà o dovrà accadere dopo”. Infine torna ancora
sul rapporto tra politica e servizi:”I politici diffidano dello Stato.
Quando ero al Sisde mi confrontavo con la signora Manninger, capo del servizio
britannico MI5. Era bravissima anche perché nata e cresciuta all’interno del
servizio. Vede, questo non è un mestiere qualsiasi, per farlo bene devi
acquisire una forma mentis, un istinto. Occorre una vita. E infatti nei sistemi
che funzionano c’è continuità nei vertici dei servizi segreti”.
ancora: “Con la mancanza di senso dello Stato e con la strutturale incapacità
strategica della politica. Siamo specialisti nel chiudere le stalle quando
i buoi sono già scappati. Prenda ad esempio le chiacchiere di questi giorni
sulla Libia…”. Poi sulla posizione del governo italiano sulla crisi
libica afferma. “Il governo italiano non ha una posizione strategica. Non
l’aveva quando la Francia coordinò l’azione militare contro Gheddafi per
mettere le mani sul petrolio libico e non l’ha oggi. Nessuno sembra
preoccuparsi di quel che potrà o dovrà accadere dopo”. Infine torna ancora
sul rapporto tra politica e servizi:”I politici diffidano dello Stato.
Quando ero al Sisde mi confrontavo con la signora Manninger, capo del servizio
britannico MI5. Era bravissima anche perché nata e cresciuta all’interno del
servizio. Vede, questo non è un mestiere qualsiasi, per farlo bene devi
acquisire una forma mentis, un istinto. Occorre una vita. E infatti nei sistemi
che funzionano c’è continuità nei vertici dei servizi segreti”.