Fa la ‘cresta’ su buoni pasto, condannato maresciallo Esercito
Faceva la “cresta” sui buoni pasto che doveva distribuire al personale militare impiegato negli uffici del ministero della Difesa a Roma: per questo primo maresciallo dell’Esercito italiano è stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione militare dalla sezione del Tribunale militare di Roma.
I fatti sono avvenuti tra il 2015 e il 2017: l’uomo, addetto alla “gestione del ritiro, della custodia e della distribuzione dei buoni pasto”, secondo l’accusa si sarebbe appropriato di una ” ingente quantità di buoni pasti” provocando un danno all’amministrazione militare di oltre 79mila euro (come riportato da Radio Radicale)
Le indagini sono scattate nell’aprile 2017 quando emersero discordanze numeriche tra i buoni pasto dichiaratamente distribuiti e quelli effettivamente consegnati , che erano in quantità sensibilmente inferiore. Il militare si è sempre dichiarato innocente nel rispetto dell’accusa.
Dalle indagini, tuttavia, condotte dalla Procura militare di Roma, con l’ausilio della propria polizia giudiziaria e dei carabinieri del nucleo investigativo, sono emersi “svariati elementi indiziari” che hanno riscontrato tali problemi “di una sistematica alterazione dei dati contabili ad uso interno (…) volta a occultare l’indebita appropriazione da parte del gestore di quegli stessi buoni, fatti figurare come assegnati ai singoli militari beneficiari “.