Coronavirus: tutela del personale della Guardia Costiera
Come dichiarato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’infezione da coronavirus è ormai un’emergenza globale. Al netto di un diffuso quanto ingiustificato allarmismo, è evidente che gli operatori impiegati in attività di vigilanza e controllo all’interno di porti ed aeroporti siano i soggetti maggiormente esposti al rischio di contagio.
C’è da dire che mentre gli aeroporti si sono ormai dotati di validi protocolli di prevenzione e tutela degli addetti ai controlli, anche attraverso l’individuazione di locali dedicati e la disponibilità di moderne apparecchiature, i porti faticano ad adeguarsi.
Il personale della Guardia Costiera risulta essere tra i più esposti al rischio contagio atteso che, anche in questa fase delicata, deve svolgere i propri doveri attraverso l’ispezione delle navi straniere, il controllo del traffico marittimo passeggeri e la gestione dei porti.
Per questo motivo, il Sindacato Italiano Militare della Guardia Costiera si è adoperato affinché vengano poste in essere tutte le misure a tutela dei militari del Corpo che ogni giorno, per ragioni di servizio, si trovino esposti a rischio contaminazione.
Parimenti, il SIM Guardia Costiera rivolge un appello a tutti i colleghi del Corpo, affinché nello svolgimento di compiti potenzialmente “a rischio” utilizzino costantemente e correttamente i dispositivi di protezione individuale messi a disposizione dal proprio Comando e, al termine dell’attività, seguano le corrette procedure di smaltimento dei dispositivi utilizzati.