CONTRATTO E RIORDINO. TROPPO CALDO FA DARE I NUMERI…
Riportiamo un comunicato del Sindacato Autonomo di Polizia in merito al rinnovo contrattuale per il Comparto Sicurezza e Difesa.
“Qualcuno dice che questo articolo è roba vecchia, purtroppo non è così.
Al di là del fatto che le “patacche” non hanno data e non invecchiano oltre a non costare nulla, desideriamo sottolineare che la tesi ufficiale consortiero-governativa è quella secondo la quale ci daranno (a babbo morto) 85€ medi nel prossimo contratto a cui vanno aggiunti quelli dello “sriordino” delle carriere. Peccato che non dicano che da ottobre spariranno gli 80€ dalla busta paga e ad oggi per un agente vi sono 11€ netti per il contratto.
Dicono di avere intenzione di sopperire alla mancanza di risorse nella prossima legge di stabilità per arrivare agli 85€ (lordo amministrazione da cui dovrà essere sottratto il 60,2% di trattenute, oltre alla vacanza contrattuale.
Per ricordare il LORDO AMMINISTRAZIONE è così composto:
IRAP 8,5%, INPS 24,2%, EX INPDAP 8,80%, FONDO CREDITO 0,3%, IRPEF 38%.
COME FACCIAMO ad aprire un contratto con la prospettiva più rosea di avere a disposizione solamente altri 10€, sempre che verranno stanziati nella prossima legge di stabilità? Ammesso che stanzieranno le somme per arrivare agli 85€, va sottratto il 60,2% e si trasformeranno in 34€ netti medi dai quali va detratta la vacanza contrattuale (14€ medi) e arriviamo a 20€ netti.
Siete disposti ad accogliere la verità??????
Allora la situazione, per quanto drammatica è semplice e sono TRE anni che lo scriviamo:
Gli 80€ rappresentano una scelta miope che si è dimostrata una grande fregatura; spariranno ad ottobre e, pertanto, hanno tentato di ammortizzare il calo di stipendio nel riordino delle carriere sacrificando il senso di quel progetto che si è trasformato in una riparametrazione, scontentando tutti con un grande disastro; utilizzeranno il contratto con i suoi 20€ (futuri, a babbo morto) per riequilibrare alcune indennità.
Questa è la banale analisi che da anni vi proponiamo ma la comunità interna, esclusa quella SAP, non ci vuole sentire ed è più sensibile al canto delle sirene proveniente dallo scoglio delle proprie miserie quotidiane. Altra triste realtà !!!
Il SAP non si presterà a questa guerra dei poveri dove un tozzo di pane secco e ammuffito (20€) verrà conteso e preteso con i denti digrignati da chi (tutti) riterrà di esserne più meritevole.
Questo non è accettabile e, cari colleghi non-Sap, è ora che “vi ritroviate” e che riscopriate il senso della dignità, altrimenti non ci sarà alcun futuro per i poliziotti e la Polizia.
Non è una questione di contratto, il problema è enormemente più grosso, qui è in gioco la SPERANZA, l’ultima nostra risorsa.
Per il momento chiediti solamente DI CHE MENO SARAI ?”