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COMPARTO SICUREZZA E DIFESA: SI ALLUNGANO I TEMPI DI PAGAMENTO DELLA BUONUSCITA

(di Bernardo Diaz) Il personale difesa-sicurezza e soccorso pubblico
esce indenne dalla Riforma previdenziale Fornero ma non dallo slittamento dei
termini di pagamento della buonuscita.

Chi lascia il lavoro nel 2015 dovrà attendere in media 12
mesi e 90 giorni per ottenere la prima rata del TFS, mentre sino al 2011
bastavano 105 giorni. A farne le spese, però, sono soprattutto coloro che si
dimettono dal servizio prima di aver raggiunto i limiti ordinamentali o, se
diversi, i requisiti per la pensione di vecchiaia: per loro l’attesa è
di 27 mesi prima di conseguire la prima tranche. E se l’importo e superiore a
50mila euro la seconda rata arriverà dopo altri 12 mesi.

Il vecchio limite di 105 giorni si applica solo in caso di cessazione dal servizio per inabilità o per decesso del dipendente. La regola standard,
cioè le cessazioni – volontarie o d’ufficio – in caso di raggiungimento del
limite ordinamentale per la permanenza in servizio (che di regola coincide con
l’età pensionabile di
vecchiaia, i 65 anni per intenderci) chiede un’attesa ora di 12 mesi + 90 giorni.
Non poco considerando che sino al 2011 l’asticella era di 105 giorni. 
 
Dimissioni
volontarie.
 L’attesa è invece di 24 mesi + 90 giorni in caso di dimissioni volontarie prima
del compimento dell’età ordinamentale per il servizio. Occhio dunque al
calendario. Chi vuole uscire con la pensione
di anzianità
 dovrà attendere
un anno in piu’ per ottenere la prima tranche della liquidazione. Si tratta in
particolare dei lavoratori del comparto difesa e sicurezza che escono nel 2015:
1) con un’età di
almeno 57 anni e tre
mesi ed un’anzianità contributiva di 35 anni
;
2) con 40 anni e 3 mesi di anzianità contributiva intervenuta prima del raggiungimento
del limite ordinamentale previsto per la qualifica o grado rivestito o dei
requisiti anagrafici previsti per la pensione di vecchiaia se differenti.
 Le
eccezioni.
 I termini sono piu’ morbidi solo se il
diritto a pensione sia stato raggiunto prima del 13 Agosto 2011 (31 dicembre
2011 in caso di perfezionamento di 40 anni di contributi), circostanza comunque
remota. In tal caso il termine di pagamento, come si vede dalla tabella, resta di 6 mesi.
Con la Circolare Inps 73/2014 si
è precisato che lo stesso termine di sei mesi vale anche nel caso in cui
l’iscritto abbia raggiunto entro il 31 dicembre 2011 l’aliquota massima
dell’ottanta per cento della retribuzione pensionabile, a condizione che i 53
anni e 3 mesi  siano compiuti entro il 31 dicembre 2013. Se, invece, la
predetta età (da adeguare alla speranza
di vita
 a decorrere dal 2016)
è compiuta dopo il 31 dicembre 2013 il termine di pagamento è di 12 mesi in
quanto i requisiti per il pensionamento sono conseguiti dal 2014.
La
rateizzazione del Tfs
. Le
cattive notizie non finiscono qui. Chi ha maturato i requisiti dal 2014 deve
mettere in conto un ulteriore subdolo slittamento, quello delle rateazioni.
Infatti dopo il pagamento della prima rata bisogna considerare altri 12 mesi
dalla 1/a liquidazione per percepire l’importo compreso tra i 50.000 e i
100.000 euro ed attendere ulteriori 12 mesi per la liquidazione della parte
della somma eccedente i 100.000 euro.

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