Certificati medici falsi per assentarsi dalla caserma, condannato ex maresciallo
Presentando falsi certificati medici, si è assentato dal lavoro per circa un anno e mezzo e, accusato di diserzione e truffa militare continuata pluriaggravata, un ormai ex maresciallo dell’Aeronautica Militare è stato condannato ora in via definitiva. I giudici hanno stabilito che Antonio Di Costanzo, 43 anni, originario di Caserta, all’epoca dei fatti sottufficiale dell’Arma Azzurra, in servizio presso la 4^ Brigata Telecomunicazioni e Sistemi A.M. di Borgo Piave, ha prodotto certificati medici fasulli, apparentemente redatti da un medico militare, che nel corso delle indagini li ha disconosciuti, in cui veniva assicurato che non poteva prendere servizio in caserma. Una vicenda che, per periodi non continuativi, si è trascinata dal 5 settembre 2015 al 19 aprile 2017. Accusato inizialmente di aver cagionato un danno di oltre 30mila euro all’amministrazione militare, producendo ben 63 certificati medici fasulli, e di essersi poi ripresentato al lavoro a Latina anche cinque giorni dopo quello previsto per il rientro, l’ex maresciallo due anni fa è stato condannato dal Tribunale militare di Roma a un anno e mezzo di reclusione militare, con sospensione condizionale della pena. Lo scorso anno la Corte militare d’Appello di Roma ha poi riformato la sentenza, riducendo la condanna a otto mesi e 10 giorni di reclusione, con la pena accessoria della rimozione dal grado. Una decisione presa ritenendo l’insussistenza di alcune contestazioni e che il danno per l’amministrazione militare fosse così di soli circa 22.700 euro. Condanna ora resa definitiva dalla Corte di Cassazione, che ha dichiarato inammissibile il ricorso di Di Costanzo.