Carabinieri, una famiglia in divisa da 4 generazioni: alamari anche per Mirko
Questa mattina nella suggestiva cornice di Piazza Castello a Torino, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Ministro della Difesa, On. Lorenzo Guerini, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Amm. Giuseppe Cavo Dragone, del Consigliere Militare Gen. S.A. Gianni Candotti e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, si è svolta la cerimonia per il Bicentenario della Scuola Allievi CC di Torino e per il Giuramento solenne degli Allievi Carabinieri del 140° Corso Formativo.
Tra gli allievi che hanno giurato anche Mirko Cercola, un giovane carabiniere che ha rinverdito la lunga tradizione che lega la sua famiglia all’Arma. Una stirpe iniziata dal bisnonno Francesco, comandante della stazione dei Carabinieri di Pontecagnano Faiano (SA), caduto per proteggere la popolazione nel settembre 1943, in seguito ad un violento combattimento tra tedeschi ed anglo americani, sbarcati in quei giorni sul litorale.
Una lapide posta nel 1984 sul frontespizio della chiesa nei cui pressi cadde in servizio, così lo ricorda: “La cittadinanza di Pontecagnano Faiano. commossa ed ammirata ricorda ai posteri il sacrificio del Maresciallo dei carabinieri Francesco Cercola che comandante della locale stazione fedele alle antiche tradizioni dell’arma il 12 settembre 1943 durante un combattimento tra tedeschi ed anglo-americani incurante di violento cannoneggiamento garantiva la presenza della legge in città fino a cadere mortalmente ferito nel luogo ove è collocata questa lapide”.
Ha indossato l’uniforme anche il nonno Renato, arruolatosi nel 1954. Sono tuttora in servizio il Papà Francesco, al Nucleo Investigativo di Terni e lo zio Paolo, presso la Centrale Operativa di Firenze.
Anche l’Arma dei carabinieri ha voluto celebrare l’evento augurando a Mirko e gli Allievi Carabinieri che hanno giurato, “di sentirsi sempre parte fondamentale di una grande famiglia”.