Carabinieri, rinnovo contratto: “risorse risibili che non rispecchiano i sacrifici quotidiani”
Il Co.Ce.r. Carabinieri durante l’incontro con la funzione pubblica ha ribadito con
fermezza che:
“Alla luce delle risibili risorse stanziate sarebbe facile lamentarsi, poiché non rispecchiano i tanti sacrifici quotidianamente sostenuti dagli uomini e dalle donne in divisa. Così come sarebbe semplice richiamare alle Signorie Vostre l’inadeguatezza di quanto sin qui fatto, poiché il contratto normativo al pari dell’adeguamento delle indennità accessorie manca appunto da 20 anni e quello economico si basa sulla media di 60 euro nette.
In questo momento di emergenza, dovuto alla pandemia, ci rendiamo conto delle difficoltà economiche in cui versa il Paese e dell’incongruenza nel dover parlare del contratto di lavoro, ma non possiamo
non evidenziare che proprio per questo oggi assistiamo a quotidiane aggressioni degli appartenenti delle Forze di polizia a causa delle tensioni sociali, che non possono passare inosservate.
Il Co.Ce.R. Carabinieri ritiene con fermezza che la prosecuzione delle trattive per il contratto di lavoro debba inevitabilmente passare attraverso l’approvazione nella prossima Legge di Bilancio di norme per la tutela del personale in servizio e per lo stanziamento di risorse volte ad adeguare ai giorni nostri anche le indennità accessorie ferme al 2002.
Il Co.Ce.R. Carabinieri auspica che la solidarietà espressa dal mondo politico, al verificarsi delle gratuite aggressioni, si concretizzasse non solo con dichiarazioni di facciata, ma anche e soprattutto con iniziative concrete volte al sostegno economico e alla dotazione di strumenti normativi e di difesa passiva a tutela dei tutori dell’ordine”.
Il Co.Ce.R. ha inoltre auspicato al Ministro il rispetto del Decreto Legislativo 195/95 che, tra l’altro, prevede la presentazione della Legge di Bilancio anche ai Co.Ce.R. e ai Sindacati di Polizia, in modo da verificarne la portata a sostegno delle istanze di tutti gli operatori di Polizia.