CARABINIERI: PADELLE AL POSTO DELLE MANETTE. TAGLI ALLE MENSE E IN CASERMA SI CUCINA CON 2,60 EURO
(di Daniele De Salvo) – Carabinieri a pane e acqua. I militari in servizio nelle stazioni locali da qualche giorno devono
prepararsi da mangiare da soli, come ai tempi della naja.
prepararsi da mangiare da soli, come ai tempi della naja.
Per riempire la
cambusa possono spendere solo 2.60 euro a pasto per ciascuno, una miseria
sufficiente forse appena per comperare da bere e il necessario per ripulire la
cucina. Gli altri soldi per colmare la differenza li devono mettere di tasca
propria.
cambusa possono spendere solo 2.60 euro a pasto per ciascuno, una miseria
sufficiente forse appena per comperare da bere e il necessario per ripulire la
cucina. Gli altri soldi per colmare la differenza li devono mettere di tasca
propria.
Con in più
l’aggravante che un operatore del 112 per ogni caserma – sebbene magari a turno
– deve occuparsi delle compere al supermercato e dei rifornimenti della
dispensa e poi mettersi ai fornelli per assicurare colazione, pranzo e cena ai
commilitoni, un mestiere più adatto a un cuoco di professione, in un momento in
cui tra l’altro il crimine sta aumentando ma gli uomini e le donne in divisa
diminuiscono, tanto che diversi presidi di sicurezza risultano sguarniti o
pesantemente sotto organico. È una delle conseguenze della spending review che
ha colpito anche la Benemerita.
l’aggravante che un operatore del 112 per ogni caserma – sebbene magari a turno
– deve occuparsi delle compere al supermercato e dei rifornimenti della
dispensa e poi mettersi ai fornelli per assicurare colazione, pranzo e cena ai
commilitoni, un mestiere più adatto a un cuoco di professione, in un momento in
cui tra l’altro il crimine sta aumentando ma gli uomini e le donne in divisa
diminuiscono, tanto che diversi presidi di sicurezza risultano sguarniti o
pesantemente sotto organico. È una delle conseguenze della spending review che
ha colpito anche la Benemerita.
I generali dello
Stato maggiore dell’Arma, non sapendo dove tagliare i costi per risparmiare in
fretta, hanno optato tra il resto di intervenire appunto pure sulle
vettovaglie. Sino a qualche settimana fa i militari rifocillavano o
direttamente in mensa, come nel caso della Compagnia di Merate e Lecco,
oppure con la consegna di porzioni preconfezionate da addetti di società di
catering o refezione, come avveniva per i distaccamenti territoriali. Adesso
però gli unici scampati al razionamento sono gli addetti che lavorano nelle
compagnie, tutti gli altri sono obbligati ad arrangiarsi e indossare grembiule
da massaia e a fare i conti col portafogli.
Stato maggiore dell’Arma, non sapendo dove tagliare i costi per risparmiare in
fretta, hanno optato tra il resto di intervenire appunto pure sulle
vettovaglie. Sino a qualche settimana fa i militari rifocillavano o
direttamente in mensa, come nel caso della Compagnia di Merate e Lecco,
oppure con la consegna di porzioni preconfezionate da addetti di società di
catering o refezione, come avveniva per i distaccamenti territoriali. Adesso
però gli unici scampati al razionamento sono gli addetti che lavorano nelle
compagnie, tutti gli altri sono obbligati ad arrangiarsi e indossare grembiule
da massaia e a fare i conti col portafogli.
Il Giorno.it