Carabinieri, navigare ai tempi del covid
Il Nuovo Sindacato Carabinieri, analizzando la situazione attuale, ribadisce gli interventi già effettuati durante l’emergenza COVID nei mesi più critici per contribuire agli indispensabili processi di contenimento della pandemia e alle eventuali pianificazioni per contrastare possibili deficienze della forza lavoro, viste le regole vigenti sulla sorveglianza attiva e le esperienze pregresse.
La recente disposizione del Comando Generale che aggiorna “le misure volte a mitigare/prevenire il fenomeno epidemico da Covid-19” (16 ottobre) suscita dei dubbi oggettivi quando leggiamo sul prolungamento dei giorni di lavoro e quindi di presenza presso i comandi, contravvenendo a logiche di contenimento e anche in relazione ai problemi che il personale sta vivendo a causa delle esigenze genitoriali e personali.
Siamo convinti che ci sia la necessità di consentire immediatamente processi di prevenzione efficaci, anche autorizzando divise più velocemente sanificabili (tute OP, maglioni invece delle giacche, magari pensando all’utilizzo delle camicie estive, lavabili e stirabili in tempi rapidissimi, sotto il maglione, anche durante il periodo invernale) e magari attivando immediate convenzioni con lavanderie locali, a costo zero per il personale, in tutto il territorio nazionale, o attraverso un contribuito mensile sullo stipendio, viste le somme stanziate dal governo per l’emergenza.
Va ricordato che in questa ultima settimana i positivi nella nostra Istituzione hanno raddoppiato il proprio numero ed NSC ha già raccolto situazioni emergenziali (già segnalate ai dirigenti locali, come per la Scuola di Velletri e Firenze), preoccupata dal “Navigare a vista” che sembra emergere dalle reazioni poco aderenti alla necessità di contenere il virus. Sicuramente la sanità militare deve evitare interpretazioni e influenze gerarchiche, tenendo conto esclusivamente della missione altruistica del tutelare la Salute che ogni Medico “deve” porre al primo posto, soprattutto per evitare possibilità di trasformare i Militari in veicolatori del virus.
NSC vigilerà sulla applicazione di quanto disposto dal decreto legge 125/2020 (richiamato il 10 scorso dal Comando Generale) e, specificatamente, sulla sistemazione di tutte le assenze, precedenti e attuali, dovute alla permanenza fiduciaria e e/o di quarantena, che ancora vengono computate nei 45 giorni annui di licenza straordinaria per gravi motivi, contravvenendo a quanto disposto.
Per quanto riguarda la previsione della dispensa temporanea dal servizio ai fini del contenimento dell’epidemia (con licenza straordinaria non computabile), NSC controllerà che questo strumento sia applicato in tutte le specialità dell’Arma.
Proprio il Comandante Generale, in occasione della audizione alla Commissione Difesa dell’8 scorso, dando i numeri dell’impiego medio giornaliero nelle fasi più acute in 35 mila unità, mostrando che solo un terzo della forza effettiva è dedicata al core business delle nostre attività (la prossimità al Cittadino), ha evidenziato che esistono i numeri necessari a creare un turn-over per la territoriale, pianificando rotazioni del personale, con la creazione di piccole unità, per contenere la possibilità di contagi ed essere in grado di continuare a fornire il servizio essenziale che l’Arma dei Carabinieri svolge ogni giorno. Diversi dirigenti di questo Sindacato hanno già dato degli inputs contributivi alle proprie catene gerarchiche, frutto dello scambio di idee con il personale che ogni giorno si rivolge a noi per segnalare incongruenze logistiche e operative che influenzano la sicurezza e la serenità dei Carabinieri.
Cogliamo l’occasione per augurare una pronta guarigione ai Colleghi e ai loro affetti che sono stati purtroppo colpiti dal virus, ricordando che oltre alla richiesta del riconoscimento di causa di servizio e lo status di vittime del dovere, come ricordato dal Comandante Generale durante l’ultima audizione già citata, vanno richiesti i premi riconosciuti dalla polizza Unisalute, pagata da tutti Noi, che riconosce indennità giornaliere e altre coperture. È quindi opportuno farsi rilasciare una certificazione che attesti sia la positività che i decorsi ospedalieri e/o domiciliari. Attualmente stiamo assistendo diversi militari che sembrano in difficoltà per il riconoscimento dei benefici.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri, come sempre, è a disposizione per qualsiasi problematica legata alla gestione emergenziale sia per i Dirigenti che per eventuali segnalazioni su eventuali discrasie procedurali tramite la nostra email (info@sindacatonsc.it) o attraverso i nostri dirigenti sul territorio.
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