Carabinieri, misure anticorruzione e rotazione ordinaria del personale. Usic “Sono sottufficiali e non dirigenti”
L’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC) in merito alla disposizione del Comando Generale che a causa delle misure di prevenzione della corruzione ha previsto la rotazione ordinaria del personale e richiamando, tra l’altro, il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza evidenzia che il personale militare dirigente e direttivo permane in incarichi caratterizzati da rischio di corruzione per un periodo massimo non superiore ai 5 anni.
Nella stessa Nota, gli incarichi di “Cassiere” di Enti/Distaccamenti amministrativi e di “Capo Sezione Amministrativa” di Comandi Provinciali/Gruppi/Reggimenti/Battaglioni si fanno rientrare tra quelli caratterizzati dal rischio di corruzione e, quindi, soggetti alla rotazione ordinaria.
A tal riguardo evidenzia la nota dell’USIC che:
Gli incarichi de quibus non sono ricoperti da personale militare dirigente o direttivo, ma da sottufficiali; i quali non hanno – in virtù delle mansioni loro assegnate – la materiale possibilità di commettere reati di corruzione, ma al limite di peculato.
L’USIC ha chiesto quindi di tutelare la posizione di impiego dei sottufficiali addetti agli incarichi previsti dalla circolare del Comando Generale chiedendo di rettificare – nel senso previsto dalla legge – quanto testé evidenziato.