Carabinieri, il generale Antonio de Vita è il nuovo Comandante della Legione Lazio.
Torna a Roma il generale Antonio De Vita, già comandante Provinciale dei carabinieri tra il 9 settembre del 2016 e il 29 agosto 2018. Un rientro nella Capitale – dopo l’esperienza come capo della Legione carabinieri Lombardia – dalla porta principale: è stato nominato nuovo comandante della Legione carabinieri Lazio, al posto del generale di divisione, Marco Minicucci.
Hanno partecipato alla cerimonia – che si è svolta all’interno della caserma «Giacomo Acqua» di piazza del Popolo – il generale di Corpo d’Armata, Carmelo Burgio, comandante interregionale carabinieri «Podgora»; il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti; il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi; altre autorità civili e militari.
Il generale Minicucci ha rivolto a tutti i militari delle diverse articolazioni della Legione un particolare ringraziamento per l’eccezionale impegno profuso nel corso dei suoi due anni di comando, l’ultimo dei quali caratterizzato da difficoltà operative e gestionali imposte dalla pandemia, e ai rappresentanti del personale per gli spunti di proficua e propositiva collaborazione offerti. Un affettuoso pensiero ha rivolto infine il comandante Minicucci, ai caduti, ai feriti in servizio e ai loro familiari, in particolare a Rosa Maria Esilio, presente tra gli ospiti, vedova del vicebrigadiere, Mario Cerciello Rega. Per il generale De Vita è un ritorno nella Capitale dove ha retto per due anni il comando Provinciale di Roma dal 2016 al 2018, dopo aver già comandato quelli della provincia di Napoli e di Torino.
Nel suo discorso di insediamento, il generale De Vita – già capo del I° Reparto «Impiego delle Forze» del comando generale da settembre del 2020, e da gennaio di quest’anno anche sottocapo di Stato Maggiore in sede vacante – ha rivolto un pensiero commosso ai caduti, indirizzando un affettuoso abbraccio alle loro famiglie, in particolare alla signora Rosa Maria Ersilio, vedova del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, presente alla cerimonia. «Molteplici ed impegnative sono le sfide che ci attendono – ha affermato De Vita, rivolgendosi ai circa 9000 carabinieri del Lazio – da un’attività di prevenzione che sappia intercettare i fenomeni che maggiormente abbattono la percezione di sicurezza dei cittadini, a una polizia giudiziaria sempre più qualificata, in grado di affrontare con una visione sistemica le svariate e sempre più aggressive forme di criminalità». «Sino a quando saremo in grado di esaltare i valori insiti della nostra missione istituzionale, – ha proseguito – l’Arma dei carabinieri continuerà ad essere presidio sicuro ed insostituibile di democrazia e giustizia».
Il generale Minicucci lascia il suo incarico per assumere quello di sottocapo di Stato Maggiore del comando Generale dell’Arma.