Carabinieri

CARABINIERE PROTEGGEVA GLI SPACCIATORI, DOVRÀ RISARCIRE L’ARMA CON 100 MILA EURO

Anziché dare la caccia agli spacciatori, il carabiniere si faceva pagare per proteggerli, evitava di controllarli, suggeriva come comportarsi per vanificare le indagini e li informava in anticipo se un altro organo di polizia aveva programmato blitz nella zona.

Dopo il processo  

Dopo la condanna definitiva a 4 anni di reclusione e 20 mila euro di multa, arrivata nel 2014, l’appuntato scelto Giovanni Fantini, 51 anni, di Cressa, all’epoca dei fatti in servizio al nucleo radiomobile di Busto Arsizio (Varese), ora dovrà risarcire l’Arma dei carabinieri per i danni all’immagine causati.

La somma era stata quantificata in 100 mila euro più gli interessi dalla Corte dei Conti della Lombardia nella sentenza pronunciata il 1° dicembre 2016 e ora è stata confermata definitivamente dalla prima sezione giurisdizionale centrale d’appello, che ha respinto il ricorso. E gli è andata anche bene perché in primo grado il procuratore generale aveva chiesto 360 mila euro, ma i giudici avevano ridotto l’importo alla luce del «modesto rilievo mediatico della vicenda». Per garantire il pagamento già allora era stato disposto il sequestro conservativo dei beni, poi convertito in pignoramento.

Arrestato nel 2011  


L’appuntato era stato arrestato il 31 gennaio 2011 con le accuse di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, corruzione in atti giudiziari, corruzione per l’esercizio della funzione e concorso in spaccio di stupefacenti. Secondo il capo d’imputazione le condotte andavano avanti dall’aprile dell’anno prima. Il militare in cambio di protezione si faceva consegnare somme tra i 500 e i 2 mila euro settimanali da cinque diversi gruppi di spacciatori marocchini che operavano nelle zone boschive tra Busto Arsizio e Malpensa. In un caso era anche fatto promettere 10 mila euro da un uomo che gli aveva segnalato la presenza di uno spacciatore affinché lo arrestasse, somma poi pagata solo per metà perché il soggetto era riuscito a scappare.

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