CARABINIERE IN BERMUDA IN TRIBUNALE. GIUDICE SU TUTTE LE FURIE VUOLE AVVISARE I SUPERIORI
L’abbigliamento a volte poco consono ai luoghi in cui si vive o si presta servizio, un tempo era duramente “bacchettato”. Oggi, tra i rimpianti di un epoca ormai passata, i militari quando ripongono la divisa vestono abiti impensabili per le generazioni passate. Non tutti però lasciano correre. E’ il caso che vi raccontiamo pubblicato dalla gazzetta di Mantova. Invitiamo a dire la “vostra” nei commenti sotto l’articolo.
Dalla spiaggia all’aula del tribunale. Senza passare da casa a cambiarsi. E men che meno in caserma. Un carabiniere in servizio a Moneglia, a due passi dal mare delle Cinque Terre, probabilmente ancora in pieno mood estivo, si è presentato a testimoniare in aula in camicia e bermuda. Scatenando prima lo stupore e subito dopo l’ira del giudice Antonella Toniolo, che dopo averlo bacchettato duramente ha anche minacciato di inoltrare una segnalazione ufficiale all’Arma.
Il militare era stato convocato per raccontare di un incidente avvenuto nell’ottobre del 2011 nelle vicinanze di Goito, dove all’epoca lui lavorava nella stazione. Non ha fatto nemmeno in tempo ad avvicinarsi alla sedia del testimone, che la giudice è insorta: «Lei è un carabiniere? E si presenta in bermuda? Si vergogni. Questo è un comportamento inaccettabile, che andrà segnalato». Il militare, “carabiniere scelto” come si è qualificato, è rimasto senza parole, incapace di portare una qualunque spiegazione. Prima attonita, poi infuriata, la giudice lo ha bastonato con parole dure, riservandosi di procedere e infine lo ha invitato a sedersi per testimoniare. Nel processo era alla sbarra un uomo, Giampiero Selmini, accusato di omissione di soccorso per non essersi fermato ad aiutare una persona che aveva investito. Il carabiniere era intervenuto con altri colleghi per i rilievi dell’incidente, ma ha ammesso di non ricordare molti dettagli dell’episodio.