CAPO DI STATO MAGGIORE ESERCITO: “INDOSSARE L’UNIFORME E’ IMPEGNATIVO MA AVRETE GLI STRUMENTI NECESSARI PER ASSUMERE RESPONSABILITA'”
Una esortazione a “guardare con ottimismo, entusiasmo e senza timori il futuro” ai circa 2 mila giovani che frequentano gli istituti di formazione dell’Esercito arriva dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Danilo Errico in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2016-2017, alla presenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro della Difesa, Roberta Pinotti.
“Mi rivolgo ora a voi giovani frequentatori – ha detto Errico nel suo intervento dopo aver ringraziato per la presenza Renzi – che avete responsabilmente e liberamente scelto di indossare l’uniforme dell’esercito intraprendendo un cammino molto impegnativo. Vi esorto a guardare con ottimismo, entusiasmo e senza timori il futuro con il quale vi dovrete confrontare, perché il vostro percorso formativo vi garantirà tutti gli strumenti necessari per assumere serenamente le responsabilità che appartengono al vostro ruolo”.
“Ricordate che il futuro – ha aggiunto – non può prendere forma senza essere aperti al cambiamento, senza essere pronti a mettersi in gioco, intraprendendo scelte coraggiose e se necessario superando regole e metodi che talvolta devono necessariamente essere modificati, sempre mantenendo ben presenti gli obiettivi che si vogliono conseguire per il domani”.
“Il ‘Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa’ – ha aggiunto Errico – rappresenta la visione in cui inquadrare anche il futuro della forza armata, che si concretizza in una serie di provvedimenti che puntano a ottimizzare e dove possibile migliorare le sue capacità e potenzialità, adeguandole agli attuali contesti in cui l’esercito è chiamato ad operare”.
“Un approccio – ha rimarcato – che ha sempre costituito il tratto distintivo dell’esercito. Nel giro di un trentennio siamo stati capaci di rimodularci da organizzazione strettamente difensiva a modello di forza armata a spiccata connotazione di proiezione internazionale fino a divenire concreti protagonisti della ricostruzione delle istituzioni di nazioni devastate da lunghi anni di guerra e conflitti interni, come sta accadendo proprio ora per esempio in Afghanistan, Somalia, Iraq e Libano”.
Errico ha citato tra le altre cose la capacità dell’esercito di prestare soccorso alle comunità colpite da calamità naturali, sottolineando: “Anche adesso mentre sto parlando, i nostri ragazzi sono pronti ad intervenire su richiesta della prefettura con uomini, mezzi ed elicotteri per fronteggiare l’emergenza maltempo in acqua in Piemonte e nella limitrofa Liguria”.