CACCIA, CARABINIERE FORESTALE DENUNCIATO PER BRACCONAGGIO
Carabiniere forestale e bracconiere allo stesso tempo. Quando gli agenti della polizia provinciale di Pavia, che stavano svolgendo controlli in collaborazione con il Wwf per ariginare il fenomoeno del bracconaggio, si sono accorti del mestiere svolto dall’uomo che avevano fermato e denunciato, non volevano crederci.
Eppure è andata proprio così, l’altra mattina a Cozzo Lomellina. L’uomo, 34enne originario del centro italia ma in servizio nel bresciano nonché campione di tiro al piattello, è stato fermato per un controllo mentre cacciava con un amico di poco più vecchio di lui.
Dal controllo sarebbero emerse numerose irregolarità. Tra queste, l’abbattimento di specie protette dalle convenzioni internazionali come le pispole che secondo quanto appurato dalle guardie avrebbe in parte sepolto nel terreno e in parte nascosto in un contenitore artigianale, in grado, grazie a una grossa calamita, di restare agganciato al di sotto del fuori strada rimanendo così invisibile durante i controlli.
L’uomo è stato inoltre denunciato con il suo compagno per maltrattamento di animali e caccia con richiami mutilati e accecati: per attirare a portata di tiro gli uccelli da uccidere, stavano infatti utilizzando delle allodole in precarie condizioni. Il forestale, che secondo alcune indiscrezioni si sarebbe vantato delle sue condotte sui social network, ora rischia sanzioni per migliaia di euro e gravi provvedimenti disciplinari.
Articolo a cura di TelePavia.it