BUSTA ARANCIONE DELL’INPS, COSA VI DICE (E NON VI DICE) SULLA VOSTRA PENSIONE. PER GLI STATALI SARA’ VISIBILE SULLA BUSTA PAGA
In questi giorni 150mila italiani stanno ricevendo per posta una busta arancione. È stata spedita dall’Inps per informare, in maniera generale, i lavoratori sulla loro pensione futura. Cosa c’è dentro la busta arancione? Sono tre pagine e sono indicati: la data prevista di pensionamento, l’ultima retribuzione o reddito percepiti, il valore del primo assegno di pensione e il tasso di sostituzione al lordo e al netto di tasse e contributi. Attenzione: l’importo della pensione stimato è ottenuto in maniera automatica, senza alcun valore certificativo, perché basato sui contributi finora accreditati e sulla proiezione di quelli che ancora mancano al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento. E’ quanto scrive Luigi Garofalo per l’Espresso.
Dunque il risultato può variare in rapporto all’andamento della futura vita lavorativa. Inoltre le stime tengono conto di una crescita del Pil dell’Italia dell’1,5% annuo. Quindi negli anni il prodotto interno lordo può variare, così come potrebbe cambiare la legge sulla previdenza sociale. In sostanza la lettera ha puramente natura informativa e per i giovani precari è un monito a iniziare a verificare gli anni lavorati e quelli conteggiati dall’Inps. Probabilmente molti avranno un’amara sorpresa dalla busta arancione, in questo caso si potrebbe pensare di sottoscrivere una pensione integrativa privata.
Chi riceve la busta arancione?
È stata recapitata a 150mila persone: dipendenti del settore privato, lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e imprenditori) e co.co.pro., iscritti alla gestione separata, al fondo ferrovieri e altri fondi speciali. Va sottolineato che le spedizioni sono dirette solo a chi non possiede il Pin dell’Inps o lo Spid, il sistema pubblico dell’identità digitale. Infatti la busta arancione è destinata a chi non ha mai consultato il proprio conto contributivo dal sito web dell’Istituto nazionale della previdenza sociale. Entro la fine dell’anno la lettera sarà inviata a 7 milioni di lavoratori. L’invio delle buste sarà casuale relativamente all’età e alla professione dei destinatari.
E i dipendenti pubblici?
Nei prossimi mesi le informazioni sulla pensione saranno comunicate tramite il cedolino della busta paga.
Per informazioni più dettagliate meglio andare sul sito Inps
La lettera inviata a casa ha diversi limiti, tra questi la simulazione è effettuata solo sulla pensione di vecchiaia, invece online è possibile visualizzare anche quella della pensione anticipata. Inoltre il prospetto cartaceo dei contributi non considera quelli versati a altri fondi, casse di previdenza o all’estero.
Come faccio a simulare la mia pensione sul sito dell’Inps?
L’Istituto di previdenza sociale ha messo a disposizione questo nuovo servizio che permette di simulare quella che sarà, presumibilmente, la pensione che riceverai al termine della tua attività lavorativa. Il calcolo dell’assegno pensionistico tiene conto della normativa attualmente in vigore e si basa su tre fondamentali elementi: l’età, la storia lavorativa e la retribuzione/reddito. Per accedere “alla mia pensione” è necessario avere o il Pin ordinario dell’Inps o lo Spid: sulla stessa pagina web sono indicate anche le modalità per richiederli.