Difesa

Bombe a grappolo, Palazzo Chigi: “L’Italia ha aderito alla convenzione che le vieta”

“L’Italia aderisce alla Convenzione internazionale che vieta la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio delle munizioni a grappolo. Nel quadro dei valori espressi dall’Alleanza Atlantica, l’Italia auspica l’applicazione universale dei principi della Convenzione”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Nei giorni scorsi l’amministrazione Usa aveva confermato l’invio di questo tipo di munizioni al Paese aggredito dalla Russia. Il presidente, Joe Biden, aveva definito la decisione “difficile ma necessaria”, mentre l’omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, aveva ringraziato gli Stati Uniti, sostenendo che l’aumento delle capacità difensive ucraine avrebbe fornito “nuovi strumenti per liberare la nostra terra e avvicinare la pace”

Nell’ambito dell’Alleanza Atlantica anche la Spagna ha tenuto a precisare che è “contraria all’invio di munizioni a grappolo”. La ministra della Difesa, Margarita Robles, ha sottolineato che “Madrid, a partire dal fermo impegno che ha con l’Ucraina, ha anche un fermo impegno che certe armi e bombe non possono essere consegnate in nessuna circostanza”. A questo proposito, Robles ha evidenziato come l’invio di queste armi sia una decisione degli Stati Uniti e non della Nato, ha insistito sul sostegno “totale e assoluto” del governo spagnolo all’Ucraina, ma ha ribadito il fatto che nella “legittima autodifesa non si usano bombe come quelle a grappolo”.

Intanto – parola del ministro della difesa ucraino, Oleksiy Reznikov – Kiev ha fatto sapere che si impegna a non usare le bombe a grappolo fornite dagli Stati Uniti sul territorio russo e nei centri urbani. Mosca ha replicato che la decisione statunitense mette a rischio i civili, individuando in Washington il complice delle morti civili causate dalle esplosioni: “I civili saranno colpiti, come ogni volta che l’Ucraina ha ricevuto sistemi bellici Usa-Nato sempre più letali” ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

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