Board sindacale dell’Esercito: un invito a nozze… con il digiuno?
Roma – Il sindacato MIA Patria, in rappresentanza dei militari, ha diffuso un comunicato in cui esprime un giudizio positivo sull’iniziativa dello Stato Maggiore dell’Esercito di istituire un board di confronto con le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari (APCSM).
“L’iniziativa rappresenta un passo importante verso un dialogo più strutturato tra le istituzioni militari e le associazioni sindacali. Apprezziamo l’apertura dello Stato Maggiore nel voler affrontare tematiche e criticità di interesse generale, con l’obiettivo di “efficientare” il processo delle relazioni con le APCSM” si legge nel comunicato.
Tuttavia MIA Patria nota con una certa ironia che la partecipazione al board da parte delle associazioni sindacali è prevista “su base volontaria” e “non rientrante tra le attività di servizio”, il che solleva interrogativi sulla possibilità di una partecipazione equa.
“Siamo certamente onorati e vogliosi di partecipare attivamente alle decisioni dello Stato Maggiore, ma ci chiediamo: in quanto associazioni non ancora pienamente riconosciute come rappresentative, dobbiamo forse partecipare ai board utilizzando le nostre ferie o il nostro straordinario non retribuito?” si legge nel comunicato.
Nonostante queste perplessità, MIA Patria conferma la propria disponibilità a designare i rappresentanti per il board, auspicando che possa essere un’occasione di confronto costruttivo sui temi che riguardano il personale militare.
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