BERETTA PMX RIMPIAZZA IL VECCHIO M12 PER MILITARI E POLIZIA: DIMENSIONI RIDOTTE E SCARSO INGOMBRO
(GunsWeek) – Si sono rincorse nell’ultimo anno e mezzo le voci secondo cui la Beretta Defense Technologies – branca del gruppo di Gardone Val Trompia specificamente dedicata ai prodotti professionali – stesse preparando una nuova pistola-mitragliatrice diversa dalla Mx4 Storm annunciata qualche anno fa’, e più precisamente basata sulla pistolona semi-automatica svizzera B&T P26.
In occasione dell’edizione 2017 del MILIPOL di Parigi, le voci si sono rivelate fondate: Beretta ha infatti presentato al pubblico la pistola-mitragliatrice PMX, ideale rimpiazzo dell’ormai datata Beretta PM12 non solo per i corpi dello Stato italiano (si parla di un ordine già piazzato dai Carabinieri) ma anche per i mercati internazionali.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescita d’interesse per armi ultracorte in calibro da fucile, soprattutto per impieghi di polizia nell’ambito della lotta al terrorismo. Nonostante questo, in tutto il mondo le pistole-mitragliatrici continuano ad evere un ruolo importante in moltissimi impieghi da parte delle Forze dell’Ordine.
In virtù dei numerosi miglioramenti in termini di funzionalità, maneggevolezza, estetica e tecnica rispetto sia al progetto dell’originale B&T P26 che rispetto agli schemi tecnici di PM12 e Mx4 Storm, e grazie anche all’impiego di materiali estremamente moderni nella costruzione (alluminio macchinato per il semicastello superiore, polimero per quello inferiore) la Beretta PMX rientra appieno nel segmento delle SMG più moderne ed adeguate all’impiego di Polizia sia per usi di controllo del territorio che per unità speciali e protezione ravvicinata.
La Beretta PMX è lunga in tutto 418 mm, che diventano 64 centimetri con il calciolo aperto. Quest’ultimo è in polimero rigido, e garantisce una buona stabilità; in alternativa, in particolar modo per l’impiego da parte di unità speciali, è disponibile un calciolo telescopico in alluminio.
La Beretta PMX funziona a massa, e presenta un otturatore macchinato in acciaio speciale e una doppia molla di recupero. Il ciclo di fuoco avviene ad otturatore chiuso, e il rateo di fuoco nel tiro automatico si attesta sugli 800/900 colpi-minuto circa. Il funzionamento ad otturatore chiuso consente di portare l’arma col colpo in canna e pronta all’impiego in maniera più sicura rispetto a quanto accade con la PM12 e le sue varianti.
La pistola-mitragliatrice Beretta PMX si alimenta tramite caricatori bifilari in polimero traslucido della capacità di trenta colpi calibro 9×19 Parabellum, che consentono un rapido controllo delle munizioni rimaste. A caricatore vuoto, l’otturatore rimane in posizione d’apertura.
Con un caricatore pieno inserito, il peso totale della PMX si attesta sui 2,5 chili: una bella differenza rispetto ai 3,8 chili a pieno carico dell’M12!
Lo spessore dell’arma va da un minimo di 74 ad un massimo di 86 o 100 mm a seconda della posizione del calcio e della manetta d’armamento; un’altra caratteristica che la rende superiore alla PM12 in termini di portabilità ed occultabilità.
Anche la canna della Beretta PMX è in acciaio speciale; è lunga 175 mm e presenta sei rigature destrorse con passo di 1:254 mm; la canna presenta, come tutte le superfici metalliche esterne, un trattamento protettivo resistente ai graffi e alla corrosione, e tre alette in prossimità della volata che la rendono predisposta all’installazione di silenziatori e soppressori di suono per impieghi tattici.
A distinguere nettamente la PMX dai modelli precedenti ci sono anche le caratteristiche di ergonomia e maneggevolezza. La sicura manuale a tre posizioni, che blocca la catena di scatto, è ambidestra, così come lo è il pulsante di sgancio del caricatore; soltanto il pulsante dello Hold-Open si trova sul solo lato sinistro. La manetta d’armamento può essere svitata a mano dalla sua sede e reinserita in posizione speculare per adattare la PMX all’impiego da parte di tiratori destrimani o mancini.
La Beretta PMX presenta una linea di mira di 20 centimetri; viene fornita in dotazione con mire abbattibili della LPA regolabili (quella posteriore per deriva, quella anteriore per elevazione), montate su una rotaia MIL-STD 1913 Picatinny superiore a piena lunghezza che consente l’uso anche di ottiche di puntamento di qualsiasi tipologia. Altre porzioni di rotaia sono posizionate a ore 3, 6 e 9 sull’astina per consentire l’installazione di accessoristica tattica. Sono presenti anche magliette per la cinghia di tracolla su entrambi i lati.
Con la pistola-mitragliatrice PMX, Beretta si lancia nuovamente su un mercato da cui mancava da tempo con un prodotto veramente al passo coi tempi, in grado potenzialmente di guadagnarsi un solido posizionamento in un segmento che, come dicevamo, soffre della concorrenza delle carabine d’assalto in calibro da fucile e delle PDW in calibri proprietari.
Conclusione: non vediamo l’ora di vedere la nuova Beretta PMX in azione!