Giustizia

Bari, case per i militari vuote o affittate a Studentesse, la Prefettura interviene: ‘Chi non ha Titolo deve Uscire'”

In una delle zone più prestigiose di Bari, un grave scandalo immobiliare ha scosso la comunità locale. Appartamenti costruiti specificatamente per le forze dell’ordine, mediante la manipolazione del piano regolatore, sono finiti al centro di pratiche illecite.

Secondo le indagini condotte dalla Procura di Bari, questi alloggi sono stati subaffittati in nero a studenti, utilizzati come bed and breakfast senza autorizzazione, o assegnati a individui che risultano già proprietari di numerose altre proprietà. Questa situazione ha suscitato indignazione pubblica e ha portato alla luce una rete di corruzione e abuso.

Di fronte a questo scenario, il nuovo prefetto di Bari, Francesco Russo, ha preso una posizione ferma. Dopo un’attenta indagine, è stato deciso che coloro che occupano questi appartamenti senza averne diritto devono lasciarli. Questa decisione si basa sul principio che l’assegnazione di alloggi pubblici deve avvenire in modo equo e trasparente, rispettando i criteri stabiliti.

Recentemente, la Prefettura ha inviato una serie di lettere a circa quaranta assegnatari delle abitazioni situate in via Pappacena. Queste comunicazioni richiedono chiarimenti sulla legittimità della loro occupazione. La Polizia Municipale di Bari, attraverso le sue verifiche, ha identificato diverse irregolarità, tra cui assegnatari che non rispettano i criteri per ottenere un appartamento di 100 metri quadrati a un canone mensile di soli 300 euro.

Tra i casi più eclatanti figura quello di un 62enne ex sottufficiale della Finanza. Quest’ultimo, nonostante un ordine di rilascio già in atto, risulta ancora assegnatario dell’appartamento, pur avendo la residenza in un’altra città. Durante un controllo, nell’appartamento è stata trovata una studentessa fuori sede di Economia. Altri casi includono un ex collega dell’ex sottufficiale, di 58 anni, che non ha mai abitato nell’appartamento assegnato e risulta proprietario o comproprietario di 15 immobili nella zona di Bari, e un poliziotto di 56 anni, che possiede già un’altra casa.

Questo scandalo ha messo in luce la necessità di riforme urgenti nel sistema di assegnazione degli alloggi pubblici e ha sollevato interrogativi critici sull’integrità delle istituzioni locali. La comunità di Bari attende ora risposte e azioni concrete per ripristinare la fiducia nel sistema e garantire che la giustizia prevalga in questa inquietante vicenda.

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