Esercito

ARRIVA “CENTAURO II”, L’AUTOBLINDO PIÙ POTENTE E SICURA AL MONDO

(di Andrea Cionci per la Stampa.it) – Verosimilmente, l’autoblindo più potente e sicura del mondo è italiana: il «Centauro II», presentato ieri nel complesso militare della Cecchignola a Roma, di fronte ai vertici dell’Esercito, della Difesa e della Società Consortile Iveco – Oto Melara, può essere definito un vero «carro armato su ruote». Alta potenza di fuoco, mobilità, connettività e attenzione alla sicurezza del personale sono i suoi principi ispiratori. 

Il mezzo è stato dotato di un nuovo cannone da 120/45 mm (le versioni precedenti montavano un calibro da 105/52) che gli conferisce una potenza di fuoco pari a quella dei più moderni carri armati pesanti. Se da un lato il Centauro II mantiene il suo ruolo di ricognitore tattico, può dall’altro ingaggiare il combattimento con qualsiasi carro armato e distruggerlo. Un sistema «a basso sforzo di rinculo» evita, infatti, che la blindo – molto più leggera di un carro – si ribalti dopo lo sparo.

L’alleggerimento della culla della torre e del motore hanno consentito di migliorare la blindatura esterna, ma la strategia difensiva del mezzo continua ad essere, soprattutto, la rapidità di spostamento. Ecco perché sono stati adottati un motore più potente, di ultima generazione, una nuova trasmissione, e un sistema elettronico di frenaggio e controllo.

Grazie ad apparati digitalizzati che riescono a far giungere le informazioni necessarie in tempo reale, il Centauro II sarà interoperabile non solo con i mezzi nazionali più evoluti e recenti, ma anche con quelli delle Forze armate dei paesi alleati seguendo la linea del progetto di trasformazione dello strumento terrestre, denominato Forza NEC (Network-enabled capability).

Le prime blindo Centauro erano nate negli anni ’80 per essere impiegate sul territorio nazionale, in previsione di un rapido contrasto agli eventuali sbarchi di forze del Patto di Varsavia. Era un mezzo di concezione geniale per l’epoca, ma comunque appartenente al secolo scorso. In ogni caso, la vita tecnica delle vecchie Centauro è giunta al termine.

Oggi, i mutamenti delle esigenze operative, richiedono anche sistemi di maggiore protezione antimina. Come noto, una delle peggiori insidie per i nostri militari in missione all’estero è costituita dai rudimentali ma micidiali Ied, ordigni esplosivi improvvisati. Per evitare di esporre il mitragliere in ralla anche al fuoco nemico diretto, il Centauro II dispone di una torretta «Hitrole» con mitragliatrice (o lanciagranate), comandata elettronicamente dall’operatore che può restare seduto all’interno del mezzo.

«Tutto questo sforzo ingegneristico e industriale è stato compiuto soprattutto per proteggere il soldato – conferma il generale Danilo Errico, capo di stato maggiore dell’Esercito – Facendo tesoro e superando l’esperienza del veicolo blindato medio Freccia, si è potuto passare, con il Centauro II, da una protezione media a una protezione elevata. Una strategia condivisa tra Esercito e industria consentirà di dividere lo sforzo manutentivo, razionalizzando, così, le poche risorse disponibili ed evitando sprechi».

Il programma, una volta approvato dalle commissioni parlamentari, dovrebbe iniziare con l ’acquisto di una prima tranche di 50 veicoli, nel 2017, su un’esigenza complessiva di circa 150 che si concluderà nel 2022.

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