Alessandro Migliore si dimette dalla polizia: è accusato di essere il “capo banda” degli agenti torturatori di Verona
Alessandro Migliore, il capo banda dei poliziotti violenti della Questura di Verona, si è dimesso dalla Polizia di Stato. L’ha comunicato via Pec al Ministero dell’Interno, esponendo la propria posizione in merito a questa scelta sofferta ma, evidentemente, necessaria.
“Questi mesi di restrizione mi hanno fatto maturare la scelta di dimettermi dalla Polizia di Stato. È stata, per me, una scelta sofferta: per entrare nel Corpo della Polizia di Stato ho speso molto tempo, fatica e sudore”, ha scritto Migliore, nella missiva che ha fatto avere ai suoi avvocati, Marco Pezzotti e Carlo Alberto Lerco del foro di Verona.
“È stata la mia ambizione da sempre. Mi rendo conto che i fatti che mi vedono coinvolto necessitano di una spiegazione e, soprattutto, di una doverosa contestualizzazione: le immagini e tutto quello che è stato fatto circolare dai telegiornali ed in generale dai mezzi di comunicazione, infatti, mi hanno dipinto come ciò che non sono e che non sono mai stato: non sono un capo banda, e tanto meno un torturatore“.
Alessandro Migliore si trova ancora agli arresti domiciliari, per essere stato riconosciuto come il capo del gruppo che picchiava e umiliava i fermati in questura a Verona. Si era poi ritrovato nella paradossale posizione di detenuto e di neopromosso: recentemente aveva infatti superato il concorso interno per diventare ispettore di Polizia, qualifica che lo elevava rispetto a una vasta base composta da agenti e sovrintendenti.
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Ma evidentemente questi mesi trascorsi in stato di detenzione gli hanno fatto maturare la decisione definitiva.
“Avrò la possibilità di dare la mia versione dei fatti nel processo che a breve si instaurerà e, fin quando ciò non avverrà, ritengo doveroso ed opportuno farmi da parte, in modo tale che il clima di ambiguità nato attorno alle vicende che mi vedono coinvolto non possa ulteriormente e indirettamente riflettersi sull’operato quotidiano dei miei colleghi al servizio delle persone e delle istituzioni”, evidenzia. “È con questo che auguro a tutti gli appartenenti al Corpo della Polizia di Stato un buon lavoro e lunga vita. Auspico che queste mie dimissioni, da intendersi irrevocabili, possano essere accettate”.
Alessandro Migliore, 25 anni, di Torre del Greco e Loris Colpini, 51 anni, di Bussolengo, sono ancora, entrambi, ai domiciliari. Le loro posizioni sono state stralciate rispetto a quelle di tutti gli altri venti agenti, uomini e donne, coinvolti a vario titolo in questa storiaccia di violenze e prevaricazioni.
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