Sindacati Militari

Al G7 di Fasano per i carabinieri c’era il Latte Solare, ma mancava il dettaglio più Importante: il Rispetto

Sembrava un gesto di attenzione encomiabile quello dell’Arma dei Carabinieri di approvvigionare quasi mille flaconi di latte solare protettivo per il personale impiegato al G7 di Fasano. Un dettaglio apparentemente minore, ma che avrebbe dovuto testimoniare la premura per la salute e la sicurezza degli uomini e delle donne in divisa impegnati nell’importante vertice.

Mille Flaconi di Latte Solare

L’approvvigionamento di quasi 5.170 euro di prodotto solare specifico per l’esposizione in servizio è stato infatti disposto dal Comando Generale a seguito di un’attenta valutazione delle esigenze operative.

La Passerella

Un segnale di quell’attenzione al benessere del personale più volte sbandierata dai vertici dell’Arma. Proprio quei vertici che, solo pochi giorni fa, fecero passerella in divisa immacolata sulla nave trasformata in un indecoroso alloggio per i militari impegnati per il G7. Mentre i Carabinieri dormivano come bestie, c’è chi padroneggiava la scena in modo imperturbabile proponendo a breve nuove soluzioni, che invero dovevano essere trovate prima del verificarsi dell’evento disastroso.

Unarma: “Indignati per la mancata considerazione del Comandante della Stazione di Fasano”

Ed è sempre quella stessa imperturbabile leadership che ora si ritrova a dover gestire il caso del Comandante di Stazione di Fasano, incredibilmente escluso dalla foto di rito col Presidente del Consiglio durante il G7, nonostante il suo ruolo apicale sul territorio. Un’umiliazione pubblica che l’associazione sindacale Unarma ha prontamente denunciato come “atto di discriminazione e mancanza di rispetto“.

Una mancanza di attenzione specie considerando che quel Comandante, in quei giorni di massima tensione, ne avrà certamente viste di tutti i colori. Turni massacranti, stress alle stelle per permettere che l’immagine del “fronte sicuro” non fosse scalfita.

I Piccoli Gesti Contano

Sono i piccoli gesti, le attenzioni apparentemente minori, a segnare il vero rispetto. Non le pratiche di rito, non gli acquisti per ottemperare agli obblighi di legge.

Speriamo vivamente che i vertici facciano tesoro di questa disastrosa esperienza organizzativa, ricordata più per le critiche alle modalità di sistemazione delle Forze dell’Ordine che per le tematiche affrontate dai leader. Oppure si opterà, come di consueto, per un’alzata di spalline lasciando che la vicenda cali nell’oblio.

Il latte solare non basta a nascondere le ombre di una leadership troppo spesso in bilico tra reali attenzioni e sterili autocelebrazioni.

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