“ABOLIRE LE FORZE ARMATE”. ECCO LA LEGGE APPOGGIATA DALLA BOLDRINI
(di Giuseppe de Lorenzo) – Dimenticate la guerra in Ucraina, le crisi
internazionali tra Russia e America, gli sbarchi dei migranti con a bordo
possibili terroristi. Dimenticate anche gli attentati, Charlie Hebdo e il
caos in Libia. Dimenticate le parole di papa Francesco sulla terza guerra
mondiale e, soprattutto, dimenticate l’Isis.
internazionali tra Russia e America, gli sbarchi dei migranti con a bordo
possibili terroristi. Dimenticate anche gli attentati, Charlie Hebdo e il
caos in Libia. Dimenticate le parole di papa Francesco sulla terza guerra
mondiale e, soprattutto, dimenticate l’Isis.
In tutto questo marasma, mentre la
guerra è sempre più una drammatica possibilità (non tanto remota), in Italia il
Parlamento sarà chiamato a discutere una legge che vuole abolire le Forze
Armate e consegnare i nostri destini ai “veri difensori di un’Italia che da
Patria armata deve trasformarsi in Matria disarmata”.
guerra è sempre più una drammatica possibilità (non tanto remota), in Italia il
Parlamento sarà chiamato a discutere una legge che vuole abolire le Forze
Armate e consegnare i nostri destini ai “veri difensori di un’Italia che da
Patria armata deve trasformarsi in Matria disarmata”.
Avete capito bene: abolire l’Esercito, sostituendolo
con la “difesa civile non violenta”.
con la “difesa civile non violenta”.
Ma partiamo dal principio. Durante la parata
militare ai Fori Imperiali, un gruppo di associazioni ha deciso di disertare la
diretta televisiva da Roma e si è ritrovata a Verona per festeggiare a suo modo
il 2 giugno: “Festa della Repubblica disarmata”. E’ la rete di movimenti
raggruppati intorno a una campagna dal nome “Un’altra difesa è possibile”.
L’ideologia che le unisce è presto detta: il rifiuto della divisa. Non solo a
livello personale, e cioè il diritto di non prestare servizio militare, ma
anche un ripudio che dovrebbe diventare nazionale. L’Italia, secondo loro,
dovrebbe gettare le armi e vestire le divise del servizio civile.
militare ai Fori Imperiali, un gruppo di associazioni ha deciso di disertare la
diretta televisiva da Roma e si è ritrovata a Verona per festeggiare a suo modo
il 2 giugno: “Festa della Repubblica disarmata”. E’ la rete di movimenti
raggruppati intorno a una campagna dal nome “Un’altra difesa è possibile”.
L’ideologia che le unisce è presto detta: il rifiuto della divisa. Non solo a
livello personale, e cioè il diritto di non prestare servizio militare, ma
anche un ripudio che dovrebbe diventare nazionale. L’Italia, secondo loro,
dovrebbe gettare le armi e vestire le divise del servizio civile.
Alla fine di maggio, infatti, sono state depositate
alla Camera 50mila firme a sostegno di una proposta di legge di iniziativa
popolare il cui scopo è quello di sostituire i proiettili con i fiori. Si legge
nel sito: “Viene riconosciuta a livello istituzionale una forma di difesa
alternativa a quella militare denominata “Difesa civile, non armata e
nonviolenta”, quale strumento di difesa che non comporti l’uso delle armi ed
alternativo a quello militare”. Tralasciando il fatto che il termine
“alternativo” fa sottendere una “contrapposizione” alla difesa armata, non
sembrerebbe altro che un nuovo modo di organizzare il servizio civile che già
esiste.
alla Camera 50mila firme a sostegno di una proposta di legge di iniziativa
popolare il cui scopo è quello di sostituire i proiettili con i fiori. Si legge
nel sito: “Viene riconosciuta a livello istituzionale una forma di difesa
alternativa a quella militare denominata “Difesa civile, non armata e
nonviolenta”, quale strumento di difesa che non comporti l’uso delle armi ed
alternativo a quello militare”. Tralasciando il fatto che il termine
“alternativo” fa sottendere una “contrapposizione” alla difesa armata, non
sembrerebbe altro che un nuovo modo di organizzare il servizio civile che già
esiste.
Ma se si scende lungo il testo della legge, si
scopre che il principale obiettivo è quello di eliminare il nostro esercito,
lasciando senza armi l’Italia. Nel testo si prevede la “graduale sostituzione
della difesa armata con quella civile nonviolenta”. Quindi addio baglionette,
aerei, carri armati e sistemi d’arma. Tutto finirà nel cassetto: contro l’Isis
invieremo solo dai cittadini “non armati”. Che per quanto abili a discutere,
difficilmente potranno convincere pacificamente i tagliagole a rivedere le loro
posizioni.
scopre che il principale obiettivo è quello di eliminare il nostro esercito,
lasciando senza armi l’Italia. Nel testo si prevede la “graduale sostituzione
della difesa armata con quella civile nonviolenta”. Quindi addio baglionette,
aerei, carri armati e sistemi d’arma. Tutto finirà nel cassetto: contro l’Isis
invieremo solo dai cittadini “non armati”. Che per quanto abili a discutere,
difficilmente potranno convincere pacificamente i tagliagole a rivedere le loro
posizioni.
Potrebbe sembrare uno scherzo, se non fosse che la
settimana prossima il testo verrà annunciato in Aula e che il movimento ha un
testimonial d’eccellenza: il presidente della Camera, Laura Boldrini. Che un
anno fa ha benedetto l’inizio della raccolta firme, incontrando i referenti che
ora chiedono di vederla di nuovo per spiegarle la legge.
settimana prossima il testo verrà annunciato in Aula e che il movimento ha un
testimonial d’eccellenza: il presidente della Camera, Laura Boldrini. Che un
anno fa ha benedetto l’inizio della raccolta firme, incontrando i referenti che
ora chiedono di vederla di nuovo per spiegarle la legge.
Siamo certi che la presidente non mancherà di
concederlo: in fondo a che serve l’Esercito per fermare Al-Bahgdadi?
concederlo: in fondo a che serve l’Esercito per fermare Al-Bahgdadi?