Difesa

Le Forze armate italiane hanno ricevuto la consegna dell’ultimo elicottero NH-90 ordinato

È stato consegnato alla Marina militare l’ultimo elicottero NH-90 ordinato dalla Difesa italiana al consorzio Nhi (Nato Helicopter Industries) e assemblato presso lo stabilimento Leonardo di Venezia Tessera. Lo riferisce oggi un comunicato stampa dello Stato maggiore della Difesa. La flotta elicotteristica in servizio presso la forza armata sale così a quota 56, consistenza ad oggi raggiunta attraverso un costante rateo di produzione avviato nel 2011 con i primi esemplari destinati alle forze aeree della Marina. Questi si aggiungono ai 60 già in servizio e pienamente operativi nell’aviazione dell’Esercito che ha ricevuto il suo primo NH-90 nel 2007, raggiungendo l’attuale consistenza della flotta nel 2022. Nel corso di questi anni le macchine italiane hanno accumulato quasi 70.000 ore di volo in numerose operazioni, terrestri e navali, svolte nei moderni contesti operativi in ambito nazionale e internazionale, anche in missioni di soccorso.

Per le Forze armate italiane, prosegue il comunicato stampa dello Stato maggiore della Difesa, il maggior programma elicotteristico europeo ad oggi sviluppato, rappresenta una scelta di successo: attualmente il numero di macchine disponibili consente all’Esercito e alla Marina militare di far fronte in maniera efficace ai propri impegni operativi, ottenendo un riscontro positivo anche da parte degli equipaggi, pienamente soddisfatti della possibilità di poter sfruttare le tecnologie più avanzate nel settore. Nonostante le recenti determinazioni di alcune nazioni che impiegano l’NH-90 di lasciare il programma (numerosi sono i Paesi che hanno acquistato dalla joint venture Nhi differenti versioni dell’NH-90), le 5 fondanti nazioni di Nahema (Italia, Francia, Olanda, Belgio e Germania) continuano lo sviluppo delle versioni oggi in servizio, anche a beneficio delle manifestazioni di interesse da parte di nuovi acquirenti.

In realtà, la recente decisione dell’Australia di interrompere le attività operative della propria flotta, oltre a quella della Norvegia di abbandonare il programma e aprire un contenzioso con Nhi, sembrano più scelte dettate da motivazioni politiche e industriali, piuttosto che da questioni o problematiche tecniche, prosegue il comunicato stampa dello Stato maggiore della Difesa. Circostanze comunque che non mettono in discussione l’efficacia del programma: ad oggi, sono oltre 500 gli elicotteri NH-90 in servizio in tutto il mondo nelle due versioni, terrestre e navale, che negli anni hanno accumulato un totale di oltre 380 mila ore di volo, in missioni svolte in qualsiasi condizione climatica, ambientale e operativa. Quanto alle prospettive future per la flotta globale, la situazione attuale vede in corso di esecuzione i contratti relativi al Qatar, alla Grecia e ai nuovi elicotteri ordinati dalla Germania, mentre altre otto esemplari sono in corso di negoziazione finale con la Francia. Nell’ambito del consorzio europeo, pur con proiezioni temporali leggermente differenti, l’Italia e le altre nazioni fondanti Nhi, prevedono la realizzazione di costanti aggiornamenti per estendere l’operatività e l’efficacia dell’NH-90 oltre il 2040.

L’NH-90 è il più grande programma di elicotteri militari europeo istituito al fine di soddisfare le esigenze collettive delle nazioni Nahema (Nato Helicopter Management Agency), sviluppato nell’ambito della joint venture NH Industries che coinvolge Airbus Helicopters, Leonardo e Fokker, aziende dalla lunga tradizione nel campo aerospaziale. L’NH-90 è prodotto in due varianti principali, una dedicata alle operazioni marittime (Nfh – Nato Frigate Helicopter) e un’altra alle missioni terrestri (Tth – Tactical Transport Helicopter) impiegati per un’ampia gamma di missioni militari, ovvero in risposta alle esigenze e emergenze nazionali. La flotta in dotazione all’aviazione dell’Esercito consente di svolgere diversi compiti, dal trasporto tattico di unità di fanteria, al supporto logistico, operazioni speciali, trasporto materiali, evacuazione medica e soccorso in caso di calamità naturali. La versione impiegata dalla Marina è stata sviluppata per assolvere, in qualsiasi condizione meteo, le missioni operative antinave ed antisommergibile. Il mezzo è inoltre idoneo a svolgere operazioni di ricerca e soccorso in alto mare e di trasporto logistico.

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