Perdita del grado di un militare della Guardia di Finanza, sospeso per appropriazione indebita di merce sequestrata. Tar annulla la sanzione
Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) delle Marche ha emesso una decisione di rilievo riguardante il caso di un militare appartenente alla Guardia di Finanza. La sentenza del Tar ha annullato una sanzione disciplinare che aveva comportato la perdita del grado per il militare in questione, a partire dal 4 settembre 2014. Questa sanzione era stata inizialmente applicata a causa della sospensione precauzionale dall’impiego obbligatorio, motivata da un procedimento giudiziario in corso.
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Il finanziere era stato sospeso dalle sue funzioni dal comandante provinciale di Ascoli. Questa sospensione era stata decisa a seguito di accuse che lo riguardavano, precisamente l’appropriazione di borse, cinture e altre merci sequestrate. L’accusa sosteneva che il finanziere avesse compiuto queste azioni senza redigere il necessario verbale, durante un’operazione di contrasto all’abusivismo commerciale presso uno stabilimento balneare a Lido di Fermo. L’operazione era stata condotta insieme ad altri colleghi.
La situazione giuridica del finanziere aveva subito diverse fasi di evoluzione. Inizialmente, nel marzo 2015, il finanziere era stato sospeso precauzionalmente dall’impiego in modo facoltativo. Tuttavia, a seguito di una condanna successiva, emessa nel novembre 2017 dal Tribunale di Fermo, che lo aveva condannato a 2 anni e 10 mesi di reclusione e a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici, il comandante provinciale di Ascoli aveva modificato la sospensione precauzionale, rendendola obbligatoria a partire da febbraio 2020.
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Il percorso giudiziario era proseguito con la Corte d’Appello di Ancona che aveva confermato la sentenza di primo grado. Tuttavia, la situazione si era ulteriormente complicata a seguito di una decisione della Corte di Cassazione. Quest’ultima aveva annullato la sentenza della Corte d’Appello di Ancona in riferimento all’accusa di peculato, rinviando gli atti alla Corte d’Appello di Perugia per un nuovo giudizio e una possibile rideterminazione della pena.
Nel frattempo, il comandante regionale della Guardia di Finanza delle Marche aveva preso una decisione che aveva un impatto diretto sulla carriera del finanziere. Quest’ultimo era stato dichiarato “non meritevole di conservare il grado”.
La recente decisione del Tar delle Marche ha avuto come conseguenza l’annullamento della sanzione che prevedeva la perdita del grado del finanziere. La motivazione principale alla base di questa decisione riguarda la violazione del principio di diritto che stabilisce che il procedimento disciplinare nei confronti del personale militare debba essere avviato o ripreso a partire dalla data in cui viene resa nota la sentenza o il decreto di archiviazione. Questa violazione è stata ritenuta presente nell’azione amministrativa intrapresa nei confronti del finanziere.
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