Disegno di legge per l’adattamento della normativa pensionistica del comparto difesa e sicurezza
Il Senatore Marco Silvestroni ha presentato un disegno di legge (A.S. 768) con l’obiettivo di adeguare l’attuale normativa pensionistica alle specificità del personale del comparto difesa e sicurezza, che comprende le Forze armate, l’Arma dei carabinieri, le Forze di polizia e il Corpo dei vigili del fuoco.
La specificità del personale e le sfide previdenziali
Il disegno di legge si basa sull’idea che il personale impiegato nei settori della difesa e sicurezza abbia un ruolo e uno stato giuridico specifici, in relazione alla particolarità dei compiti svolti, alle limitazioni personali che ne derivano e ai requisiti di efficienza operativa richiesti. Tuttavia, nonostante queste peculiarità, il personale di tali settori è svantaggiato dal punto di vista previdenziale a causa dell’introduzione del metodo di calcolo contributivo.
Il sistema contributivo e i coefficienti di trasformazione
Nel sistema contributivo, l’importo annuo della pensione dipende dal montante contributivo individuale moltiplicato per un coefficiente di trasformazione. Questi coefficienti variano in base all’età di pensionamento, e attualmente sono articolati in funzione dei requisiti anagrafici previsti per la generalità dei dipendenti pubblici. Questo meccanismo è svantaggioso per il personale del comparto difesa e sicurezza, in quanto le età di pensionamento sono inferiori rispetto alla generalità del pubblico impiego.
La penalizzazione per il personale in servizio dal 1996
Anche il personale che è stato assunto prima del 1996 e che può ancora beneficiare di una parte del trattamento pensionistico calcolato con il metodo retributivo non è immune da penalizzazioni. Questa componente calcolata con il sistema retributivo diminuirà nel tempo, accentuando ulteriormente la penalizzazione previdenziale.
Urgenza di ridefinire i coefficienti di trasformazione
La mancanza di una previsione di previdenza complementare crea una situazione di estremo svantaggio per il personale del comparto difesa e sicurezza al momento del pensionamento. Di conseguenza, il disegno di legge propone di ridefinire i coefficienti di trasformazione in modo da renderli aderenti agli attuali limiti ordinamentali. L’obiettivo è quello di intervenire con una norma di equità contributiva, equiparando il coefficiente di trasformazione indicato per il pubblico impiego al momento dell’accesso al pensionamento per limiti di età.
Contenuto del disegno di legge
Il disegno di legge è costituito da tre articoli:
1. L’articolo 1 introduce una specifica modalità di computo della pensione annua per il personale che cessa dal servizio per il raggiungimento del limite di età previsto per il grado rivestito dall’ordinamento dell’amministrazione di appartenenza. Per tale personale, l’importo della pensione annua sarà determinato utilizzando un coefficiente di trasformazione più favorevole, uguale a quello previsto per l’età anagrafica utile all’accesso alla pensione di vecchiaia della generalità dei dipendenti pubblici.
2. L’articolo 2 prevede un aggiornamento automatico del coefficiente di trasformazione applicabile al personale del comparto difesa e sicurezza in caso di rideterminazione dei requisiti anagrafici per l’accesso al pensionamento della generalità dei dipendenti pubblici.
3. L’articolo 3 individua la copertura finanziaria del provvedimento.
Considerazioni finali
In conclusione, il disegno di legge presentato dal Senatore Marco Silvestroni rappresenta un passo importante verso l’adattamento della normativa pensionistica per il personale del comparto difesa e sicurezza. Tuttavia, si tratta di un’azione che si aggiunge ad altri disegni di legge (Gasparri, Pucciarelli ,Graziano, Silvestroni) già presentati da altri parlamentari con lo stesso obiettivo.
Mentre queste iniziative sono innovative e mirano a risolvere le criticità previdenziali del settore, permane ancora il dubbio e le criticità per coloro che non raggiungono il 60° anno per andare in congedo, ma si congedano prima per qualsiasi motivo. Per tali individui, la pensione potrebbe restare penalizzata poiché non potranno beneficiare delle novità previste dai disegni di legge proposti. Si auspica, tuttavia, che i disegni di legge vengano sottoposti a un iter celere per garantire una soluzione tempestiva ed equa per tutti i membri del personale del comparto difesa e sicurezza. La questione delle pensioni rappresenta un tema di grande importanza e complessità, e sarà fondamentale trovare soluzioni che tengano conto delle specificità di ogni categoria di lavoratori, assicurando un trattamento adeguato e giusto per tutti.
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