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Tutele dei sindacalisti militari: Crosetto, “valide solo per dirigenti eletti di associazioni riconosciute rappresentative”

L’Onorevole Pisano (Noi Moderati) ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Difesa, Guido Crosetto, riguardante l’attività del “Nuovo Sindacato Carabinieri” e le questioni disciplinari che coinvolgono il suo segretario generale, il luogotenente Massimiliano Zetti.

Il “Nuovo Sindacato Carabinieri”, premette l’onorevole,è un’associazione professionale a carattere sindacale militare, regolarmente autorizzata e iscritta all’Albo Ministeriale. Opera su tutto il territorio nazionale e conta migliaia di iscritti.

Il segretario generale, Massimiliano Zetti, è un luogotenente in servizio presso il 6° Battaglione Carabinieri “Toscana” di Firenze.

Secondo quanto riportato nella documentazione acquisita e negli articoli di stampa, le sanzioni disciplinari che sono state comminate a Zetti sono avvenute durante l’esercizio delle sue funzioni e la sua attività sindacale come segretario generale del “Nuovo Sindacato Carabinieri”.

Tali sanzioni sono state contestate da Zetti e sono attualmente oggetto di impugnazione giurisdizionale.

Si evidenzia che le dichiarazioni incriminate di Zetti, diffuse sui social network, sono state fatte al di fuori del servizio e nella sua veste di dirigente sindacale, rappresentando esclusivamente gli iscritti dell’associazione sindacale. Pertanto, Zetti ha agito in un contesto di natura privatistica.

La legge n. 46 del 28 aprile 2022, intitolata “Norme sull’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo”, prevede una serie di tutele e garanzie per i militari che ricoprono cariche elettive all’interno delle associazioni sindacali.

LA RISPOSTA DEL MINISTRO DELLA DIFESA GUIDO CROSETTO

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel rispondere all’interrogazione, ha evidenziato che attualmente le associazioni sindacali tra militari stanno ancora attraversando una fase transitoria. Al momento, nessuna associazione è stata dichiarata rappresentativa a livello nazionale, e i rappresentanti dei sodalizi si identificano con gli stessi promotori o soci fondatori.

Crosetto ha sottolineato che le questioni sollevate nell’interrogazione sono attualmente oggetto di procedimenti giudiziari sia a livello amministrativo che penale. Pertanto, fino al pronunciamento degli organi giudiziari competenti, l’amministrazione vigilerà per evitare la violazione dei diritti sindacali e dei diritti costituzionalmente garantiti, come la libertà di manifestazione del pensiero.

Ad oggi sono iscritte all’albo ministeriale 27 associazioni, tra cui il « Nuovo Sindacato Carabinieri » (NSC), che conseguiranno la piena operatività, secondo quanto previsto dall’articolo 13, comma 6, della citata legge, quando con decreto del Ministro per la pubblica amministrazione, sentiti, per quanto di rispettiva competenza, i Ministri della difesa e dell’economia e delle finanze, saranno riconosciute rappresentative a livello nazionale.

Al momento nessuna associazione è stata dichiarata rappresentativa a livello nazionale ed inoltre, in base al principio della elettività delle cariche sindacali, è ancora in atto l’iter interno che porterà le stesse a dotarsi di proprie strutture e provvedere alla nomina dei dirigenti sindacali.

Tanto premesso, con specifico riferimento alle questioni citate nell’atto si evidenzia che il luogotenente carica speciale Massimiliano Zetti riveste l’incarico di segretario generale del « Nuovo Sindacato Carabinieri », il quale, tuttavia, non risulta di natura elettiva, essendo stato attribuito in sede di costituzione della menzionata APCSM, nel 2019.

Si evidenzia, altresì, che alcune condotte oggetto di contestazione disciplinare (e di conseguente irrogazione dei discendenti provvedimenti sanzionatori di corpo) non rientrano nelle competenze delle associazioni e che nel caso in esame non può trovare applicazione l’articolo 14 della citata legge n. 46 del 2022, in tema di « guarentigie », in quanto, come in premessa evidenziato, il Sottufficiale non risulta titolare di carica elettiva e il « Nuovo Sindacato Carabinieri », al momento, non è un’associazione riconosciuta rappresentativa a livello nazionale. 

In relazione a quanto precede, gli episodi richiamati nell’atto sono, allo stato, questioni sub judice, sia presso l’autorità giudiziaria amministrativa, che presso quella
penale, nonché, in un caso, risulta pendente un ricorso amministrativo, di tipo gerarchico.

In tale contesto, nell’attesa del pronunciamento degli organi giudiziari aditi, è il caso di assicurare l’interrogante sul fatto che l’amministrazione vigilerà costantemente affinché sia impedita la violazione dei diritti sindacali, nonché dei diritti costituzionalmente garantiti quale l’articolo 21 della Costituzione sulla libertà di manifestazione del pensiero di cui devono godere i cittadini in divisa.

Rappresentatività ed elezione dei dirigenti sindacali

In conclusione Il Ministro della Difesa ha risposto in modo significativo sulla questione dei sindacati militari, evidenziando, quasi certamente, un approfondito ragionamento sviluppato in collaborazione con il Consigliere Militare Generale Rossi. La risposta sottolinea l’importanza dei principi di rappresentatività e di elezione dei dirigenti sindacali, come previsto nello statuto. Si può percepire tra le righe un’incitazione a tutte le organizzazioni sindacali iscritte all’albo a svolgere congressi per rafforzare la propria rappresentatività e democraticità interna prevista dalla legge 46/2022.

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