Giovanni non ce l’ha fatta, morto il poliziotto dei “falchi” ferito durante un inseguimento
Non ce l’ha fatta Giovanni Vivenzio, l’agente dei Falchi rimasto ferito a Napoli da oltre una settimana durante un inseguimento a Mergellina. Con lui era rimasto ferito anche un altro agente, ma in maniera più lieve: le sue, di condizioni, sono apparse fin da subito quelle più gravi. E nella tarda mattinata di oggi, la terribile notizia del suo decesso. La vicenda era accaduta lo scorso 6 aprile, in pieno giorno, quando i due agenti rimasero coinvolti nell’incidente.
Giovanni Vivenzio ed il suo collega, entrambi in forza commissariato San Ferdinando, stavano inseguendo uno scooter con a bordo due persone, che si era sottratto all’alt imposto dagli agenti. Ad un certo punto, i due si sono scontrati su via Giordano Bruno con un’automobile, forse a causa dell’alta velocità oppure di una manovra azzardata: le indagini sono ancora in corso, ed è al vaglio anche la posizione dell’automobilista. Giovanni Vivenzio nell’impatto era stato sbalzato dalla propria moto ed era finito a terra, battendo la testa contro l’asfalto e finendo in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli, mentre il suo collega aveva riportato traumi al bacino ed escoriazioni, finendo all’ospedale del Mare di Ponticelli. Cordoglio da parte dei colleghi e degli amici, che hanno appreso la notizia del suo decesso nelle scorse ore.
Già subito dopo l’incidente, il segretario generale Uisp Napoli, Uil Confederale, Roberto Massimo, aveva espresso “solidarietà e vicinanza ai due colleghi, impegnati a difendere sicurezza e legalità”, mentre in una nota l’organizzazione sindacale scriveva per “ribadire l’importanza del ruolo che la Polizia di Stato è chiamata a rivestire, ma anche un apprezzamento per la dedizione con la quale, quotidianamente, uomini e donne in divisa svolgono le proprie attività”.