Carabiniere travolto e ucciso da un furgone: si allenava in bici sull’Aurelia
(di Emanuele Rossi) – Stava percorrendo l’Aurelia in bici verso Civitavecchia quando è stato travolto da un furgone a Castel di Guido (Roma). A perdere la vita ieri un carabiniere, Giuseppe Carrara, 52 anni, carabiniere e ciclista amatoriale e residente nella zona Massimina.
È l’ennesima tragedia negli ultimi anni sulla statale. Sul posto per i rilievi i vigili urbani del Gruppo XIII Aurelio assieme anche alla compagna della vittima che aveva dato l’allarme dopo che l’uomo non era rientrato a casa.
Lì sull’asfalto il telefonino di proprietà del 52enne e alcuni oggetti. A fianco la bici nera accartocciata. Il militare era appena uscito dalla sua abitazione per allenarsi.
‘impatto, avvenuto poco dopo le 8 sotto gli occhi degli automobilisti in viaggio per raggiungere il posto di lavoro, è avvenuto al chilometro 21. Secondo quanto ricostruito dagli agenti, il conducente dell’Iveco Daily, un 23enne, si è subito fermato dopo l’incidente. Procedeva nello stesso senso di marcia. Ora è indagato per omicidio stradale e il suo mezzo posto sotto sequestro, così come la bici da corsa. Il ragazzo è stato anche sottoposto agli esami tossicologici che avrebbero dato esito negativo. Disagi per i pendolari rimasti imbottigliati nel traffico tra Malagrotta e Aranova. «L’Aurelia dovrebbe essere vietata ai ciclisti. Inoltre nessun rispetto per quel corpo rimasto a terra 4 ore», commenta Roberto Severini, consigliere comunale di Fiumicino. A 2 chilometri da quel punto, il 26 marzo 2016, il ciclista Roberto Giacometti, 76enne romano di Corviale, era stato ucciso da un’auto e i suoi 3 amici con lui feriti gravemente. Stessa sorte nel 2016 per un pensionato 70enne di Montalto di Castro colpito sulla due ruote da un Suv a Torrimpietra, comune di Fiumicino.