Esercito

Cameriere picchiato da cinque militari ubriachi “Negro di m….”. Esercito avvia indagine

Cinque militari fuori servizio sono accusati di avere malmenato un dipendente di una pizzeria, in viale Pietramellara, a Bologna. È quanto scrive Federica Orlandi per il Resto del Carlino.

Il gruppetto, probabilmente dopo avere alzato il gomito, ha insultato e aggredito il cameriere, ghanese di 29 anni, anche apostrofandolo con insulti razzisti (‘Negro di m…, vieni qua che ti spacco una bottiglia in testa’, gli avrebbero detto), dopo che lui aveva chiesto loro di ricomporsi dato che avevano un atteggiamento molesto. L’episodio è avvenuto intorno alle due della scorsa notte nel locale dove il giovane, in Italia da circa 15 anni, lavora da tempo.

Il 29enne è stato quindi aggredito con due pugni – allo zigomo e al labbro – e un altro colpo gli sarebbe arrivato perché, nella colluttazione, un militare ha rotto con un pugno la vetrinetta delle pizze e una scheggia lo ha colpito di striscio.

Portato all’ospedale in codice di bassa gravità, è già stato dimesso. Ora valuterà se sporgere denuncia; i militari, che hanno fra i 25 e i 34 anni e sono a Bologna per l’iniziativa ‘Strade sicure’, sarebbero clienti abituali del bar pizzeria e, secondo i titolari, finora non avevano mai creato problemi. Hanno già chiesto scusa ai gestori.

L’Esercito: “Avviati approfondimenti sui militari”

“L’Esercito ha avviato tutti i necessari approfondimenti, mettendosi, da subito, a disposizione degli agenti intervenuti affinché vengano chiarite le posizioni di tutto il personale coinvolto”. Lo precisa lo Stato Maggiore dell’Esercito.

“Per quanto attiene ai ‘riferiti insulti razzisti’, la Forza Armata si dissocia totalmente da tali atteggiamenti condannandone ogni azione ad essi riconducibile, come ha sempre fatto, agendo in ogni circostanza in piena trasparenza e partecipazione – prosegue – L’Esercito annovera tra i suoi soldati numerosi italiani di seconda generazione, figli di stranieri presenti in Italia che, quotidianamente operano insieme ai propri colleghi per la sicurezza e la difesa del Paese sia in Italia che all’estero”.

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