Giallo a Palazzo Chigi, Meloni e la mail sgrammaticata sparita dalla mail dei dipendenti: "Ci spiano?"
Il 3 dicembre, in vista delle festività natalizie, Patrizia Scurti, segretaria particolare della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha inviato un’email ai dipendenti di Palazzo Chigi per annunciare il tradizionale scambio di auguri. Tuttavia, il messaggio non è passato inosservato. Il testo della mail, infatti, conteneva alcune curiose costruzioni grammaticali: “Anche quest’anno il Presidente Giorgia tutti coloro che, quotidianamente, lavorano Meloni desidera rinnovare la tradizione dello scambio di auguri”.
La comunicazione è stata rapidamente notata e oggetto di ironie da parte dei destinatari, tanto che poco dopo è sparita dalle caselle di posta. Una nuova versione corretta è stata inviata in sostituzione, ma il caso non è sfuggito alla stampa. Il Foglio, in particolare, ha riportato il dietro le quinte di questo piccolo incidente, sollevando domande e alimentando le discussioni tra i dipendenti: “Ma si può far scomparire una mail? Ma non è che ci spiano? Come hanno fatto a cancellarla?”.
Chi è Patrizia Scurti
Figura centrale nello staff della premier, Patrizia Scurti è una collaboratrice di lungo corso di Giorgia Meloni, avendo iniziato a lavorare con lei 18 anni fa. Nel tempo, ha assunto un ruolo chiave nella gestione della sua agenda e nella mediazione con il personale di Palazzo Chigi. Descritta come un esempio di efficienza, la Scurti si è guadagnata soprannomi che spaziano da “la mia padrona”, attribuitole dalla stessa Meloni, a “la sua Kissinger”, come scrive Il Foglio.
La sua influenza non si limita agli aspetti organizzativi. È stata al centro di diversi episodi rilevanti, come l’autorizzazione alla controversa telefonata fake dei comici russi Vovan & Lexus e il rogito per l’acquisto della nuova abitazione di Meloni. Anche nella recente visita di Elon Musk in Italia, Scurti ha giocato un ruolo cruciale, secondo quanto riferito da Andrea Stroppa, uomo di fiducia di Musk in Italia.
La gestione e le critiche
Il peso decisionale di Patrizia Scurti non è privo di polemiche. Il suo stipendio, pari a circa 180 mila euro lordi all’anno, e la sua gestione degli incontri e dei dossier non mancano di sollevare malumori all’interno di Palazzo Chigi. Inoltre, è stata al centro di voci di contrasti, come quello che avrebbe portato alle dimissioni di Mario Sechi da portavoce del governo. Perfino nella sfera privata della Presidente del Consiglio, la Scurti lascia il segno: si dice che segua anche la dieta della premier. Il suo ufficio, con vista su Piazza Colonna, è uno dei nodi nevralgici del potere a Palazzo Chigi, e molti descrivono il suo stile con due parole: “Già fatto”.
Tensioni tra lo staff di Palazzo Chigi
L’episodio della mail scomparsa non è solo una curiosità. Rivela le tensioni e le dinamiche interne a Palazzo Chigi, tra sospetti e malumori. In un clima già segnato da una generale diffidenza tra la premier e il personale, le ironie sulla mail e il suo repentino ritiro sembrano quasi il simbolo di un sistema sotto pressione. Resta da vedere se questo episodio sarà un’eccezione o il preludio a nuove controversie.
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