CarabinieriSenza categoria

1886 ASPIRANTI CARABINIERI: VINCITORI DI CONCORSO, MA LO STATO DA DUE ANNI NON LI ARRUOLA

(di Salvatore Todaro) – Da piccolo, quando andavo al circo, ridevo tantissimo guardando i pagliacci e le loro pagliacciate. Oggi, senza andare al circo, vedo tanti pagliacci e le loro pagliacciate.

Questa frase – del capitano Ultimo – ben si confà purtroppo alla storia e al destino di 1.886 giovani nostri concittadini che i miei lettori della prima ora conosceranno bene, ma che voglio presentare anche a tutti gli altri.
Ebbene: sono i 1.886 vincitori dell’ultimo concorso allievi carabinieri, che devono cominciare il corso da quando il sottoscritto ha cominciato a dirigere il giornale: due anni e mezzo fa. E che Monti, Letta e adesso Renzi continuano a prendere in giro come se fossero una patata bollente da passarsi.
Eppure, all’inizio di questa Stagione, avevamo creduto che fosse veramente giunto il momento del sì: avevo ricevuto decine di mail, telefonate, ringraziamenti, ricordi dei sacrifici fatti assieme… i ragazzi erano infatti stati “convocati”, per il prossimo 29 Settembre, il corso poteva finalmente avere inizio, e con esso il futuro, la realizzazione del progetto di vita, l’assunzione all’Arma guadagnata con sacrifici economici, di studio, di tempo.
Ieri, l’ennesimo rinvio: giunge la mail con cui “la data d’inizio viene posticipata” e la nuova data destinata non viene indicata.
Questi ragazzi, come detto, sono sballottati da due anni: la prima “spending review” – cioè i tagli alla spesa decisi dall’allora governo Monti – li colpì al cuore. Niente corso, rinvio a non si sa quando, sogno infranto. Io ritrovai la loro storia nel mio peregrinare giornalistico, e decisi di occuparmene immediatamente. Conobbi quasi tutti loro. La redazione mi supportò alla grande. Riuscimmo a entrare in contatto col Ministero della Difesa e contribuimmo alla stesura di un emendamento alla Legge di Stabilità.
La ricordo ancora oggi come una grande soddisfazione giornalistica. Di cui speravo con tutto il cuore di raccogliere finalmente i frutti durante questo Settembre. Prima dell’ennesima pagliacciata.
La recita sì, la recita. Nel corso di questi due anni, dopo quell’emendamento, abbiamo esultato, ci siamo abbracciati tra di noi, baciati e atteso quella data, la madre di tutte le date: adesso la data è stata ulteriormente rinviata così, con una mail, per chi l’ha ricevuta, o addirittura con un post su Facebook per certi uni.

La recita sì, la recita. Di uno Stato che non sa nemmeno motivare le proprie non-scelte. Oggi scrivo affinché questa storia – come quella volta – possa essere conosciuta e riconosciuta. Oggi prendo a cuore ancora una volta questa vicenda, perché proprio adesso – proprio adesso che manca l’ultimo passo – non si disperda tutto quello che abbiamo fatto insieme. Vincenzo Romeo – uno dei punti di riferimento miei e dei ragazzi nel corso di questo cammino – ci ha detto che si sta già muovendo presso le sedi competenti, per capire il perché di questo rinvio, per potersi accertare che sia il più breve possibile.
tratto da italiapost.info

Lascia un commento

error: ll Contenuto è protetto