Difesa

CONTRATTO FORZE ARMATE: IL TEMPO PASSA ED IL GOVERNO NON CONVOCA I MILITARI PER LA CONCERTAZIONE. “UNA GRAVE DISATTENZIONE”

La proposta unilaterale del Governo di destinare 85€ lordi medi mensili a tutto il pubblico impiego, compreso il personale militare del Comparto Difesa, risulta insufficiente e non rispettosa del gravoso ruolo oggi svolto da questa compagine. In documento pubblicato in questi giorni, il Co.Ce.R. ha avanzato quali saranno le richieste economiche per le Forze Armate, oggi invece pubblichiamo un comunicato stampa nel quale il Co.Ce.R. del Comparto Difesa richiede un confronto con il governo.

“Gli uomini e le donne con le stellette, che assicurano sicurezza esterna e collaborano fattivamente a quella interna del Paese, avvertono una grave disattenzione nei loro confronti. A quattro mesi dall’apertura della concertazione le rappresentanze militari non sono ancora state ascoltate dalla compagine governativa. A tal riguardo, ricordiamo alla ministra Madia che il personale con le stellette non e’ rappresentato dall’A.R.A N in fase di concertazione.

Ai vertici politici e militari chiediamo: siamo sicuri che questo tipo di atteggiamento possa continuare a garantire motivazione e lo spirito di sacrificio che la nostra specificità richiede? Abbiamo tracciato la nostra piattaforma economica, ora abbiamo bisogno di avere dalla politica certezze e risposte. Le risorse assegnate risultano insufficienti e non rispettose del gravoso e specifico ruolo oggi svolto.

Siamo e continuiamo ad essere i tutori delle condizioni che garantiscono uno stato di diritto, non siamo degli urlatori e nemmeno dei fini comunicatori, ma abbiamo la capacità di entrare nei sentimenti degli italiani ed il dovere di parlare ai nostri colleghi ed alle l0r0 famiglie. Continuiamo ad aspettare fiduciosi le convocazioni dei ministri competenti chiedendo rispetto e ascolto. Ai cittadini tutti continuiamo a garantire l’impegno, devozione ed il rispetto delle Istituzioni.”

Con il comunicato stampa il CoCeR vuole affermare il suo ruolo di parte sociale che oggi il governo sta riconoscendo solo ai sindacati confederali. Negli ultimi anni neanche un incontro nonostante la legge ne prevedrebbe due all’anno in occasione della presentazione della legge di bilancio. E’ quanto afferma in una nota il delegato Co.Ce.R. della Marina Militare Antonello Ciavarelli.

Delegato Co.Ce.R. Marina Militare Antonello Ciavarelli

È stata “celebrata” l’apertura della  concertazione economica/normativa dopo ben 6 anni. Ma dal 25 luglio u.s. non si sa perché i rappresentanti del comparto sicurezza/difesa sono completamente ignorati. Sembra normale che il personale per sapere legittimamente se gli annunciati 85 euro medi lordi (circa 40 netti) debba rivolgersi ai sindacati del pubblico impiego? E i famosi 80 euro netti dei quali era stata annunciata la stabilizzazione dove sono?

La tanto ripetuta specificità in cosa si concretizzerà? E’ un modo diverso  per dire ed esortare il personale a sacrifici gratuiti ? Abbiamo poco modo di protestare anche perché non è lo stile di un militare – conclude Ciavarelli – ma non per questo non possiamo continuare con fermezza a rivendicare la nostra dignità di uomini e di servitori della nazione.

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