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“ZUMWALT”: PROVE IN MARE PER LA PIÙ POTENTE NAVE DA GUERRA MAI REALIZZATA DALL’UOMO

(di Franco Iacch) – La nave da guerra più
pontente del mondo mai realizzata, la capofila della classe
“Zumwalt”, inizierà le prove in mare il prossimo sette dicembre. La
conferma arriva dalla US Navy e dalla General Dynamics Bath Iron Works.

I test in mare dureranno sette giorni.
Successivamente, la Zumwalt ritornerà a Portland, nel Maine. Una seconda serie
di prove in mare si svolgeranno entro i primi sei mesi del 2016. Subito dopo si
procederà con l’ispezione della Marina. Se quest’ultima dovesse concludersi
senza inconvenienti, inizieranno le prove di accettazione in
mare. Superata anche questa fase, il più grande e potente
cacciatorpediniere multiruolo della Marina degli Stati Uniti mai costruito,
entrerà in servizio.
Gli ultimi 433 milioni di dollari, necessari per il
completamento della prima Zumwalt, saranno inseriti nel prossimo bilancio, ma i
finanziamenti sono praticamente certi.
La nave da guerra più potente del pianeta
Il costo dell’intero programma è di 23 miliardi
dollari. Il costo totale degli appalti per le tre navi è stimato in 13,2
miliardi dollari, circa 4,4 miliardi dollari a battello. La seconda nave, la Michael
Monsoor
, sarà consegnata nel novembre del prossimo anno, a pochi mesi di
ritardo dalla timeline originale. La decisione è stata assunta
a causa della complessità del progetto per la classe definita come la più
potente del mondo. La terza e ultima nave della classe, la Lyndon
B. Johnson
, sarà consegnata nel dicembre del 2018.
Il più potente cacciatorpediniere multiruolo della
Marina degli Stati Uniti mai costruito, è stato pensato, progettato ed armato
per la guerra del futuro ad un costo esorbitante: 4,4 miliardi dollari a
battello, circa tre volte il costo di un cacciatorpediniere attuale per un costo
totale di 13,2 miliardi di dollari per tre navi (sulle 32 previste
inizialmente). Dal 2009 al 2015, il costo di ogni singolo battello è aumentato
del 34,4%. Sarebbe opportuno rilevare che ogni cosa sulle Zumwalt è
unica nel suo genere. Il suo profilo stealth per esempio,
dovrebbe renderela invisibile ai radar nemici. Nonostante sia il 40% più grande
di un destroyer classe Arleigh Burke, avrebbe una Rcs (Radar
Cross-Section) di un peschereccio.
Il cacciatorpediniere Zumwalt reintroduce la
campanatura: la larghezza massima della nave è sulla linea di galleggiamento,
mentre procedendo verso l’alto lo scafo inizia a restringersi. La sua inusuale
carena poi, è stata progettata con tecnologia a penetrazione d’onda o wave-piercing per
una velocità massima di 30 nodi (56 km/h). E’ stata progettata per riversare
una devastante capacità di fuoco anche se colpita gravemente. La classe Zumwalt è
armata con ottanta missili da crociera Tomahawk (dislocati su
vari pod Vls Mk 57 avanzati, lungo tutta la nave in modo da non perdere la
capacità missilistica anche se colpiti), due cannoni Ags da 155 mm, due da 57
mm e batterie di Sea Sparrow evoluti.
Il sistema Gun Advanced o Ags
merita un discorso a parte. Spara proiettili-razzo di undici chili, con un
margine di errore (Cep) di 50 metri, ad una distanza massima di 154 km. Ogni
unità avrà una capacità di 750 proiettili. La canna dell’Ags è raffreddata ad
acqua per evitare il surriscaldamento, mentre la cadenza di fuoco è di dieci
colpi al minuto per arma. La potenza di fuoco combinata di un paio di torrette
conferirebbe ad ogni cacciatorpediniere classe Zumwalt una potenza di fuoco
pari a dodici cannoni da campo M198.

Le Zumwalt saranno equipaggiate con sistemi difensivi laser
progettati per abbattere droni ed aerei nemici e cannoni elettromagnetici in
grado di sparare proiettili a velocità ipersonica. Secondo la Marina USA, la
tecnologia laser è stata progettata per eliminare le minacce asimmetriche come
droni, piccoli aerei e motoscafi: tutte potenziali minacce per le navi da
guerra presenti nel Golfo Persico.

I cannoni elettromagnetici sono già stati testati. I
dati della Us Navy parlano di proiettili da tre chili (3,2 kg per l’esattezza)
sparati alla velocità di 2,4 km al secondo. I proiettili al tungsteno
raggiungono il bersaglio con una velocità pari a sette volte quella del suono,
per una potenza superiore (ad un costo nettamente inferiore) ad un missile Tomahawk.
Questo armamento conferirà alle Zumwalt il ruolo di “true warfighter game
changer”.
A bordo troveranno spazio due elicotteri Sh-60/ Seahawk (Lamps
Mk III) per l’anti-submarine warfare e tre Mq-8 Fire Scout, elicotteri
non-pilotati sviluppati per la ricognizione armata. Le dimensioni della nave e
la centrale elettrica in grado di produrre 78 megawatt di energia elettrica –
sufficiente per alimentare 78 mila abitazioni – ne fanno una piattaforma ideale
per le armi del futuro come il cannone elettromagnetico. Le navi da
quindicimila tonnellate hanno un margine di crescita del 10%, pari ad ulteriori
1500 tonnellate di tecnologia futura da implementare nel sistema senza alterare
le prestazioni del battello.
Il grado di automazione raggiunto infine, sarebbe
così elevato che per condurre la nave basterà un equipaggio di 158 membri, la
metà di quelli richiesti per l’attuale generazione di cacciatorpediniere (una
vita operativa di 35 anni potrebbe far risparmiare ai contribuenti 280 milioni
dollari per nave).
Le Zumwalt rappresentano il punto
di rottura tra il passato ed i nuovi scenari da guerra del futuro. Così come
per l’F-22, unico caccia al mondo per cui è stato coniato il termine “Dominio”
aereo, anche le Zumwalt si fregiano di tale appellativo. Il
suo futuro armamento elettromagnetico dovrebbe metterla in grado di imporre il
“dominio” su qualunque mare e contro qualsiasi nemico.
Il nome di battaglia delle Zumwalt è
Silver Bullet, “proiettile d’argento”.

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