“Zingaro di merda”. La compagna di Miha “È stato un agente a insultarlo”
L’allenatore del Bologna è stato trattenuto da alcuni poliziotti dopo aver ricevuto pesanti insulti (“zingaro di merda“). Parole che, secondo la moglie Arianna Rapaccioni, sarebbero state rivolte proprio da un rappresentante delle forze dell’ordine.
Questo il post pubblicato dalla compagna dell’allenatore tramite il proprio profilo Instagram:
“In seguito ad alcune verifiche, occorre fare una doverosa correzione in merito a quanto accaduto ieri sera a Roma nei pressi di Ponte Milvio prima della finale di Coppa Italia tra Atalanta e Lazio. A insultare Sinisa Mihajlovic non è stato un tifoso biancoceleste, scenario che in effetti lasciava piuttosto perplessi vista la lunga e fruttuosa militanza del serbo nel club capitolino, bensì un rappresentante delle forze dell’ordine (probabilmente un vigile, ma sono in corso accertamenti) addetto al controllo dei varchi d’accesso allo stadio Olimpico. Dopo un breve battibecco, sorto per futili motivi, il soggetto in questione ha utilizzato il non eidficante epiteto “zingaro”, e da lì la reazione del tecnico rossoblù, poi allontanato da quattro poliziotti”.
Nessun tifoso della Lazio coinvolto dunque in questo caso: il tecnico rossoblù si trovava all’interno dell’auto in compagnia del ds Bigon e l’avvocato del cub, poi le frizioni con un agente, che avrebbe risposto male alla richiesta di un’informazione.
Da qui il litigio sarebbe degenerato con lo stesso poliziotto che avrebbe mandato a quel paese Mihajlovic fino al brutto epiteto finale, che ha poi scatenato la rabbia dell’allenatore.
Goal.com