Video cancellato dopo la morte di Elgaml: la versione dei carabinieri sentiti in Procura
La vicenda della morte del giovane Ramy Elgaml, il 19enne egiziano deceduto dopo un drammatico inseguimento a Milano, si arricchisce di nuovi elementi investigativi. Al centro dell’attenzione, le dichiarazioni dei due carabinieri indagati per depistaggio, frode processuale e favoreggiamento.
Durante l’interrogatorio in Procura, uno dei militari ha fornito la sua versione dei fatti riguardo la controversa richiesta di cancellazione del video girato da un testimone. Secondo quanto dichiarato, l’intervento sarebbe stato motivato da “ragioni etiche”: si sarebbero avvicinati a lui solo per diffidarlo dal divulgare quelle immagini, convinti che avesse ripreso le fasi dei soccorsi e del massaggio cardiaco.
Le indagini della Procura si concentrano ora sulla verifica di questa ricostruzione, che sembra trovare riscontro anche nelle dichiarazioni del secondo carabiniere interrogato. Gli inquirenti stanno analizzando attentamente la sequenza degli eventi di quella tragica notte, quando lo scooter su cui viaggiava Elgaml, guidato da un amico, è stato coinvolto nell’inseguimento.
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