Uomo non accetta il tso, si barrica in casa e spara ai vigili. Irruzione dei Nocs, bloccato
Con una irruzione avvenuta pochi istanti fa ad opera dei Nocs, l’uomo che dal primo pomeriggio di oggi si era barricato all’interno della sua abitazione di Torre del Lago, a Viareggio, per sfuggire ad un Tso è stato raggiunto e immobilizzato e sarà ora condotto in commissariato. Salvo anche il padre novantenne. Ad effettuare il blitz gli uomini del Nucleo operativo centrale di sicurezza (Nocs) della polizia arrivati nel pomeriggio da Roma.
Si erano presentati per sottoporlo a un accertamento sanitario obbligatorio, ma Gianluigi Ragoni, 44 anni, non solo non ha aperto la porta di casa alla dottoressa che, accompagnata dalla polizia municipale e i vigili del fuoco di supporto, avrebbe dovuto valutare le sue condizioni. Ha esploso due colpi di arma da fuoco con una pistola calibro 22: grazie a quella porta rimasta chiusa non ci sono state gravi conseguenze per nessuno. Un pompiere è stato raggiunto da un proiettile che però, depotenziato dal legno dell’infisso, gli è solo rimbalzato sul torace senza che lo penetrasse. Ha riportato una contusione, 10 giorni la prognosi. “Per puro miracolo il caposquadra Marco Aurelio Filippi sta bene”, riferisce il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia che ci ha poi parlato al telefono trovandolo «ancora un po’ emotivamente scosso» ma «molto presente a sé stesso. Grazie a Dio ha avvertito solo un forte bruciore». E’ accaduto nel primo pomeriggio di oggi a Torre del Lago, frazione di Viareggio famosa anche perché c’è la villa dove visse Giacomo Puccini.
Via Boheme il nome della strada dove vive Ragoni, ancora blindata: l’uomo dopo aver sparato si è barricato in casa, al primo piano di un condominio di due. Con lui il padre novantenne, ex carabiniere, con cui abita. La polizia ha anche contattato la sorella sperando che la sua mediazione servisse. Inutile. Oltre a urlare minacce l’uomo ha anche spiegato di avere provviste per una settimana e che non avrebbe intenzione di uscire fino a quando non verrà eletto Presidente della Repubblica. Strano ma all’apparenza non pericoloso, così una vicina descrive Ragoni, un tempo dipendente ospedaliero a Pisa, poi licenziato, che sarebbe stato afflitto da disturbi dopo la morte della madre, avvenuta alcuni anni fa, in passato anche un ricovero in una casa di cura si spiega. «Da diverso tempo – ricorda la vicina – viaggiava per il paese sempre vestito in bianco dicendo che la fine era vicina, che lui era Dio. Qualche volta fermava le persone con tono un po’ altezzoso, chi lo conosceva lo evitava», ma «per noi era una persona strana che passeggiava per strada».
Paura? «Pensavo avesse questa fissazione, di credersi onnipotente, mai grandi squilibri». E nessuno sapeva poi di quella pistola che, spiega la polizia, deteneva illegalmente. Un’altra giovane, tra le persone scese in strada a Torre del Lago – dove in seguito agli spari, è stata evacuata una vicina scuola materna e via Boheme bloccata – racconta che ieri il 44enne sarebbe stato «molto agitato, ha minacciato due persone, una ragazza in banca e una signora qui vicino: era al telefono, lui vuol parlare con le persone, se non lo consideri si indigna un po’». Anche dalla polizia si spiega che negli ultimi tempi il 44enne avrebbe avuto comportamenti aggressivi e minacciosi nei confronti di alcune persone. Per questo era stato disposto l’accertamento sanitario obbligatorio per l’uomo.