Ufficiale medico dell’Aeronautica Militare arrestato era stato già sospeso dal servizio un anno fa
Un merito alla notizia emersa nelle ultime ore relativa all’esecuzione della misura cautelare disposta dalla Procura di Bari nei confronti dell’ufficiale medico militare, l’Aeronautica Militare evidenzia che l’ufficiale, sottoposto a misura cautelare per attività legate allo svolgimento di attività extraprofessionale non correlate ad attività istituzionali, era già stato precauzionalmente sospeso dal rapporto di servizio dai primi mesi del 2022.
In particolare, secondo l’impostazione accusatoria accolta dal gip, le indagini hanno disvelato che il medico militare, la sua assistente ed i titolari di autoscuole e di agenzie di pratiche auto avrebbero emesso falsi certificati medici utilizzando diverse modalità, a seconda delle esigenze. Ovvero omettendo totalmente di effettuare la visita medica; con visite mediche fittizie (poiché i relativi certificati risultavano già precedentemente trasmessi); con visite condotte da terzi senza alcun titolo (la collaboratrice dell’ufficiale gli stessi titolari di autoscuole/agenzie) in accordo con l’ufficiale medico; con la cessione a terzi delle credenziali di accesso al sistema informatico del Dipartimento Trasporti Terrestri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Infine, dal marzo 2022, anche mediante l’utilizzo delle credenziali di altro medico abilitato, essendo sopraggiunta nei confronti del tenente colonnello una sospensione cautelare dal servizio a seguito del provvedimento di rinvio a giudizio emesso nell’ambito della sopra citata vicenda penale incardinata presso la Procura militare della Repubblica di Napoli, con conseguente sospensione della potestà certificativa per conto della Motorizzazione e inibizione delle credenziali di accesso ai sistemi informatici.
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I vantaggi conseguiti tramite tale prolungata attività illecita nel suo complesso sono stati molteplici: il “medico accertatore”, omettendo di effettuare la visita medica oppure delegandola alla propria collaboratrice o al titolare della scuola guida, aveva la possibilità di incrementare in maniera esponenziale il numero dei certificati emessi, ognuno rilasciato per un corrispettivo di circa 25/30 euro, conseguendo in tal modo un enorme profitto.
“L’Aeronautica Militare conferma piena fiducia e collaborazione nei confronti della magistratura per far completa luce sulle eventuali responsabilità individuali di appartenenti alle istituzioni, in fatti che contrastano con l’impegno quotidiano dell’A.M. a servizio del Paese, a difesa della legalità e della sicurezza collettiva”.
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