TENENTE DELLA FINANZA MORTO PER OVERDOSE, ARRESTATO COLLEGA: “SPARITI 4 CHILI DI COCAINA”
Si sarebbe appropriato di circa 4 kg di cocaina depositata presso la
caserma della Guardia di Finanza di
Aversa ( Caserta) in cui prestava servizio come ufficiale.
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È finito per questo
agli arresti domiciliari, su ordine
del Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il Maggiore Francesco Nasta, attualmente in servizio a Napoli presso
il Reparto Tecnico Logistico Amministrativo del Comando Regionale della
Campania.
L’accusa è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti, falso ideologico e peculato nella forma prevista dal codice
penale militare. L’indagine è partita dalla morte di un altro finanziere in servizio ad Aversa, il tenente Felice
Stringile, che aveva sostituito proprio Nasta nel 2012 quando questi era
stato trasferito. Stringile fu trovato
cadavere all’interno del proprio alloggio in caserma nel febbraio 2013, e
l’autopsia e gli esami tossicologici appurarono che la morte era sopraggiunta
per overdose; la droga, emerse, era stata prelevata proprio dai locali della
caserma. I finanzieri del Comando provinciale di Caserta,
che come sottolineato dalla Procura hanno attivamente collaborato alla
indagine, insieme ai carabinieri del Gruppo di Aversa, hanno così iniziato ad
indagare sui «prelievi illeciti» di
droga all’interno della caserma aversana, scoprendo all’interno di una
cassaforte contenente reperti sequestrati un cartone che avrebbe dovuto
contenere, così come indicato, circa 4 kg di cocaina sequestrati qualche anno
prima dalla Guardia di Finanza di Como nel corso di un’operazione che aveva
portato all’arresto nel Casertano di alcuni corrieri. Ma della coca non c’era alcuna traccia, i sigilli inoltre erano stati manomessi e
al posto della coca c’era del das, riviste e altri oggetti. Gli inquirenti
hanno così individuato l’ufficiale responsabile della cassaforte, che era il
maggiore Nasta, che tra il 2010 e il 2012 ricopriva ad Aversa il ruolo di
Comandante del Nucleo Operativo di Pronto Impiego. Determinante per la
contestazione a Nasta è la relazione che l’ufficiale inviò al Comando
Provinciale della Finanza di Caserta il 19 gennaio 2012 in cui stilava un
elenco dettagliato di tutti i reperti custoditi nella caserma di Aversa al 31
dicembre 2011; nell’elenco mancava proprio il cartone con i 4 kg di coca, che
però compariva nell’elenco inviato al Comando l’anno precedente. Nasta inoltre,
nel passaggio di consegne con Stringile, non riferì a questi la presenza del
cartone con la coca.
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