Politica

Taser e materassini, la replica di Brinati (FdI): “Ironia strumentalizzata”

Fabio Brinati, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Bologna, ha deciso di intervenire pubblicamente in risposta a quanto riportato da Infodifesa e Repubblica in merito al suo intervento sull’uso del taser da parte delle forze dell’ordine. Secondo Brinati, il quotidiano avrebbe offerto una lettura forzata e decontestualizzata del suo discorso in aula, ponendo l’accento su un passaggio ironico – quello relativo ai “materassini gonfiabili” – che non rappresenterebbe affatto il cuore del suo ragionamento.

Il chiarimento sul contesto dell’intervento

Nel testo integrale della sua replica, Brinati sottolinea come l’idea dei “materassini” fosse solo una battuta ironica, rivolta al consigliere Begaji, per ridimensionare quelli che ha definito toni ideologici e allarmistici. Il suo intento, spiega, era esclusivamente quello di sdrammatizzare, non certo di proporre sul serio strumenti ludici per affrontare la sicurezza urbana. Il vero fulcro del suo discorso era invece la difesa dell’uso del taser, che Brinati considera uno strumento utile e conforme alle esigenze di sicurezza delle forze dell’ordine, al contrario di quanto sostenuto da alcuni esponenti della maggioranza, in particolare dall’assessore del Comune di Bologna Madrid.

Accuse di strumentalizzazione mediatica

Brinati si dice rammaricato per la strumentalizzazione mediatica subita, accusando alcune testate di aver sacrificato la completezza e il rigore giornalistico per ottenere un titolo sensazionalistico. “Mi dispiace che qualcuno, con il solo scopo di attaccare Fratelli d’Italia, abbia volutamente ignorato il contenuto reale di un intervento serio e articolato”, afferma nella nota. La sua posizione – sostiene – è stata ridotta a una caricatura, mentre l’oggetto reale del dibattito è stato messo in secondo piano.

Quando la gogna colpisce dalla parte sbagliata

Alla fine, più che le battute in aula o i titoli affilati, a finire davvero sulla graticola mediatica sembrano essere gli operatori delle forze dell’ordine, che ogni giorno rischiano in prima linea usando strumenti come il taser, tra burocrazia, critiche e sospetti. Forse il vero paradosso è che mentre si ironizza sui materassini, chi dovrebbe garantire la sicurezza viene lasciato senza rete.

In questo contesto, non va dimenticato che Fratelli d’Italia è oggi il partito al governo del Paese, e che ogni dichiarazione dei suoi esponenti locali viene inevitabilmente letta anche in chiave nazionale. Il problema reale — la sicurezza — resta sul tavolo, ma gli operatori non possono essere lasciati soli. Devono avere le spalle coperte, non essere linciati ogni volta che fanno il loro lavoro.

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