Tar riconosce il diritto al calcolo dei sei scatti di stipendio nel trattamento di fine servizio delle Forze di Polizia ad ordinamento militare
Il Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce, con sentenza n. 511 del 18.04.2023, ha mutato totalmente il proprio orientamento riconoscendo definitivamente il diritto al calcolo dei sei aumenti periodici (sei scatti) di stipendio nel trattamento di fine servizio per tutti gli appartenenti alle Forze di Polizia ad ordinamento militare. L’orientamento del Tar prevalente fino ad oggi, infatti, imponeva una irragionevole preclusione a gran parte delle Forze di Polizia ad ordinamento militare con riferimento alla liquidazione dell’indennità di buonuscita per ottenere i sei scatti stipendiali previsti dalla legge.
Nelle scorse ore tale indirizzo è stato ribaltato da “Via Rubichi” (Presidente Mangia, Relatore Vitucci). I Giudici, in particolare, hanno condiviso le argomentazioni difensive dell’Avvocato Leonardo Massari, accogliendo il ricorso proposto da un ex appartenente all’Arma dei Carabinieri in congedo.
Il brigadiere leccese, in congedo dal 2018, si era vista negata la sua istanza in quanto le Amministrazioni interessate ritenevano che l’istituto fosse applicabile solo per gli iscritti collocati a riposo per limite di età ordinamentale, invalidità e decesso, nel mentre erano esclusi i soggetti che, al pari del ricorrente, erano stati posti in congedo “a domanda”.
Costituitosi in giudizio, il militare ha contestato il diniego opposto dall’Arma, anche in considerazione del fatto che lo stesso aveva chiesto di essere collocato in quiescenza allorquando aveva compiuto 55 anni di età ed era in possesso di oltre 35 anni di servizio e quindi soddisfacendo tutti i requisiti di Legge.
L’Arma dei Carabinieri e l’Inps si erano costituite in giudizio forti di un precedente giurisprudenziale dello stesso Tar Lecce secondo cui le pretese, come quelle fatte valere in giudizio, volte al riconoscimento dei sei scatti stipendiali nel computo del trattamento di fine servizio da parte del personale appartenente alle forze di polizia, civili o militari, che fosse andato in congedo a domanda, erano da ritenersi infondate.
“L’orientamento fino ad ora consolidato è stato invece ribaltato dal Tribunale salentino – ha commentato Massari. I giudici, con una sentenza innovativa, hanno finalmente recepito il più recente orientamento espresso dal Consiglio di Stato riconoscendo pertanto il diritto al calcolo dei sei scatti di stipendio nel trattamento di fine servizio per tutti gli appartenenti alle forze armate ed ha quindi accertato la spettanza dell’ulteriore pagamento previdenziale in favore del ricorrente.
“Questa pronuncia – ha concluso – apre di fatto la via affinché tutti gli appartenenti alle Forze armate, a fronte del servizio prestato presso il rispettivo corpo armato, possano vedersi riconosciuta la giusta rideterminazione dell’indennità di buonuscita”.
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